Il Piano Scuola 4.0 entra nelle aule e le trasforma in spazi innovativi di apprendimento. A raccogliere la grande rivoluzione lanciata dal programma che con il Pnrr investe 2,1 miliardi di euro per la conversione delle classi tradizionali in ambienti digitali è Itaca – che ha la sua sede operativa a Pontecagnano – una start up futuristica che lavora alla progettazione e realizzazione di prodotti formativi innovativi, grazie all’utilizzo della realtà virtuale, della realtà aumentata e della mixed reality con il supporto di un team di docenti di diverse scuole italiane. L’obiettivo è attingere ai punti di forza della didattica tradizionale e integrarli ai nuovi processi d’insegnamento ed apprendimento previsti dal Piano Scuola 4.0 con l’uso di visori e joystick di ultima generazione.
L’isola di Itaca è il simbolo dell’avventura e, al tempo stesso, della nostalgia di casa. Ed è proprio questo il carattere distintivo del progetto che ad oggi è presente già in cinque regioni italiane – Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia – con un operativo switch tecnologico che si prepara a coinvolgere gli istituti di istruzione superiore di tutta la penisola. Grazie alla collaborazione dei docenti si stanno implementando processi nei quali loro stessi assumono un ruolo nella formazione e crescita dei ragazzi e la tecnologia si fa supporto nella trasmissione dei saperi. Centrale è dunque la funzione pedagogica della figura dell’insegnante.
Tra le testimonianze raccolte, c’è quella della professoressa Enza Piccolo dell’“Istituto di Istruzione Superiore De Titta-Fermi” di Lanciano che ha collaborato alla realizzazione di It Science: «Abbiamo lavorato per creare strumenti che davvero aiutino i docenti ad innovare il modo di gestire l’aula, entusiasmando e coinvolgendo di più gli studenti; strumenti che permettano di apprendere ciò che può essere problematico, pericoloso, oneroso apprendere nelle modalità di aula o laboratoriali».
Numerose sono le scuole del Centro-Sud che hanno già vissuto l’esperienza immersiva di Itaca: l’“IIS Santa Caterina Da Siena-Amendola” di Salerno, l’“IIS – IPSAR PIRANESI” di Capaccio Paestum, l’“IIS Galilei-Di Palo” di Salerno, l’IPSSEOA “Antonio Esposito Ferraioli” di Napoli, l’I.P.E.O.A. “Sandro Pertini” di Brindisi, l’IIS “E. Fermi” di Licata in provincia di Agrigento, IPSAR “A. Gramsci” di Monserrato in provincia di Cagliari, l’IIS Azuni di Cagliari, IIS Severi di Gioia Tauro, in provincia di Reggio Calabria, ITIS Michele Maria Milano di Polistena, provincia di Reggio Calabria, ITST Ercolino Scalfaro di Catanzaro, l’IIS Margherita Hack di Cotronei, provincia di Crotone, IPSEOA Karol Wojtyla di Castrovillari, provincia di Cosenza, e infine l’Ipssar Molfetta nell’omonima cittadina della provincia di Bari.
«Con le tecnologie di Itaca,» spiega il direttore del progetto Itaca Immacolata Stizzo, «si eleva il livello d’attenzione stimolando la focalizzazione degli allievi; inoltre, facendo leva sui meccanismi del gaming e del learning by doing, è possibile velocizzare e rendere performante l’apprendimento. Dagli studi effettuati è emerso che l’elemento ludico e di stupore facilita il processo di consolidamento dei saperi da parte del discente».