C’è anche la recente indagine che ha portato a fermare tre clan di Pagani ed il contestuale sequestro preventivo di beni per un valore di circa 1 milione di euro nell’elenco delle operazioni più importanti che, nell’ultimo anno, hanno visto al lavoro i carabinieri del comando provinciale di Salerno. Domani, in occasione della conclusione del 2022, il comandante provinciale Filippo Melchiorre, che si è insediato a settembre, (al posto di Gianluca Trombetti alla guida del comando nei tre anni precedenti) terrà una conferenza di bilancio e scambio di auguri con la stampa, ma sono stati già anticipati oggi alcuni dei risultati più importanti conseguiti sul territorio di Salerno, nel corso dell’anno che sta per concludersi, suddividendoli in capitoli diversi. Si parte dalla tutela delle fasce deboli nella quale i carabinieri hanno ricordato l’efferato omicidio di Anna Borsa avvenuto il primo marzo a Pontecagnano Faiano.
Poche ore dopo i carabinieri arrestarono il quarantenne che, non rassegnandosi alla decisione della sua ex di interrompere la relazione, l’aveva uccisa tentando poi il suicidio. Un altro codice rosso il 12 giugno a San Mango Piemonte quando i carabinieri hanno arrestato per tentato omicidio aggravato un uomo che aveva sferrato 13 coltellate all’ex compagna che rientrava con il figlio piccolo in braccio. Ad agosto poi, a Giffoni, è stata proprio l’attività di indagine dei carabinieri che è riuscita a ricostruire l’omicidio del panettiere Ciro Palmieri, fatto a pezzi e gettato via ad opera della moglie e dei figli. Ma, tra gli interventi che hanno avuto grande risalto anche nell’ambito della cronaca nazionale, l’operazione dello scorso 30 ottobre quando a Mercato San Severino i carabinieri hanno arrestato il papà che, in preda ad una forte sindrome depressiva, aveva gettato la figlia dalla finestra del proprio appartamento situato al terzo piano di una palazzina. Nell’ambito, invece, del capitolo dedicato al contrasto alla criminalità, i carabinieri ricordano nel bilancio l’operazione con la quale il nucleo investigativo ha colpito 38 indagati che avevano promosso un’associazione operante nella zona orientale di Salerno e riconducibile al clan Stellato.
Ma di grande impatto anche l’inchiesta che ha consentito ai carabinieri di inchiodare l’uomo ritenuto l’autore di 30 furti ai danni di esercizi commerciali e turisti. Di recente, ma non meno importante, anche l’arresto, a Salerno, da parte del nucleo operativo e radiomobile di Roberto Bianco jr autore di una serie di atti intimidatori inquietanti. Un capitolo a parte nella tutela delle fasce deboli poi per gli interventi che hanno consentito di fermare minori che si sono resi protagonisti di atti gravi come risse e lesioni. E’ il caso dei due fermati il 28 febbraio a Campagna dopo aver ferito un giovane, e altri 18 coinvolti in una rissa a sala Consilina. Non ultimo l’attenzione dei militari dell’arma alla sicurezza sul lavoro con l’operazione che, ad Amalfi, in sinergia con l’ispettorato del lavoro ha consentito di ispezionare otto cantieri ed elevare multe per 24.000 €.