Anche in Campania i giorni di saldi saranno ben 60, a partire dal 5 gennaio. Qui, il divieto di promozioni vige invece nei 30 giorni antecedenti la data di partenza dei saldi e come ogni anno, c’è grande attesa per i commercianti i quali, grazie ai ribassi, sperano di poter aumentare le vendite.
“A Natale si è vista un po’ di gente nei negozi – spiega il presidente della Confesercenti Angri, Aldo Severino – ma questo a mio avviso non fa testo, il difficile come sempre viene dopo Natale. Si prospetta uno scenario complicato con gli aumenti delle materie prime, la crisi determinata dalla guerra, la preoccupazione di un possibile riacutizzarsi del Covid. Tutte situazioni che vanno ulteriormente a gravare sulla condizione dei negozianti i quali già hanno il problema di doversi confrontare con i grossi centri commerciali e piattaforme mondiali di vendita on line che non fanno certamente bene al commercio di vicinato”.
“La speranza è che la gente non distolga l’interesse verso il negozio sotto casa”. Severino rinnova il proprio invito ad acquistare nei negozi del paese, incrementando così l’economia della città. “Spendiamo nei negozi sotto casa, quelli di nostra fiducia, in modo da poter valutare liberamente la convenienza dell’acquisto e favorire le attività locali che, ricordo, sono le uniche fonti di economia di un paese.
La Confesercenti Angri, invita ad approfittare degli sconti, ma con molta attenzione per non rischiare di incappare in truffe e per fare realmente buoni acquisti. E’ indispensabile conservare lo scontrino perché anche i capi in saldo se danneggiati o non conformi, possono essere sostituiti; bisogna diffidare degli sconti eccessivi perché potrebbe trattarsi di un avanzo di magazzino di anni precedenti.
Inoltre sul cartellino della merce scontata, dovrà comparire sempre il vecchio prezzo, il nuovo e la percentuale di sconto applicata. Infine prima di entrare in negozio occorre avere le idee chiare sugli acquisti realmente utili, in modo da essere meno influenzabili, soprattutto quando si spende nei centri commerciali dove si corre il rischio di comprare solo perché il prezzo è “stracciato” ritrovandosi poi con cose che non piacciono o di cui non si ha bisogno.