Mercoledì parteciperò ad un incontro da non perdere sull’ambiente in cui intervisteremo Antonio Marfella, presidente provinciale Isde Napoli ( L’Associazione Medici per l’Ambiente della Campania), oncologo del Pascale, impegnato in prima persona nella lotta della cosiddetta Terra dei fuochi e per l’Ambiente tout court. Riporto qui una sua interessante intervista, perché persone come lui dovrebbero proliferare per un mondo migliore in cui ancora voglio credere.
Il 14 agosto 2022 ho compiuto 65 anni, 65 anni dalla mia nascita, 4 anni e 6 mesi dalla mia diagnosi di cancro, 19 anni dalla mia diagnosi di diabete grave di tipo 2. 15 anni dalle mie analisi di biomonitoraggio tossicologico individuali fatte a mie spese anche per i pastori Cannavacciuolo di Acerra che trovarono me ben rimpinzato di diossina (TCDD) consentendomi una diagnosi più precisa di sindrome dismetabolica su base tossica per il mio diabete grave e precoce, mentre i pastori di Acerra di pcb tipo Caffaro (pcb 118, 123, 156) spalmati nelle loro terre dal camorrista Vassallo come da documenti processuali e consentendo cosi ai giudici di riconoscere il primo nesso di causalità della tragedia campana dell’avvelenamento delle nostre terre. Non volevo fare l’eroe, assolutamente no. Volevo solo capire meglio perché il mio diabete grave era venuto fuori cosi precocemente e il biomonitoraggio tossicologico individuale me ne diede la corretta spiegazione, avvisandomi pure che avrei avuto più o meno una decina di anni per evitare di peggio (cancro) ma in ogni caso consentendomi di potere praticare con maggiore attenzione gli esami di prevenzione per evitare se non la malattia almeno la morte.
Al momento ci sono riuscito, e posso vantare già 4 anni e mezzo di sopravvivenza in discrete condizioni salute dopo un comunque pesantissimo intervento chirurgico robotica.
Per avere candidamente ammesso che il mio cancro era previsto e che andavo a curarmi fuori Napoli, come tantissimi altri medici e primari sia prima che dopo di me, sono finito nella graticola dei media ma non già per quello di importante che dicevo , e cioè che il biomonitoraggio tossicologico individuale mi aveva consentito di essere pressoché certo di fare quella fine in una decina di anni, come oggi dichiarato dai ricercatori dello studio SPES , che pure ho contribuito a disegnare , quale ghost writer, con il compianto collega Maurizio Montella.
Maurizio però non si è salvato per una ben diversa aggressività del suo cancro al pancreas che “impazza” nella sua zona di residenza (ASL NA2 =) Bagnoli, Fuorigrotta, Soccavo) per gravissimo inquinamento industriale mai bonificato a dovere, ma del quale , nessuno mai è stato , è, ne sara’ mai responsabile.
“Il guaio , specie per il cancro, si dice a Napoli, è solo di chi lo passa”. E’ tutto vero, lo confermo in toto.
Sull’inquinamento industriale , Terra dei Fuochi, polveri sottili peggio di Milano in alcune zone ( Porto Napoli est e nolano) nulla è stato fatto di significativo e soprattutto nulla si deve fare altrimenti si rischia di mettere a rischio la “pace sociale” garantita dal “lavoro a nero” dalla “pacifica” e connivente coesistenze con la camorra da parte delle Istituzioni cosiddette “responsabili
Tantomeno ne’ noi ammalati ne soprattutto i cittadini ancora sani devono essere correttamente informati su questi dati per potere almeno procedere ad efficaci azioni di prevenzione secondaria per temp
Il mio cancro del 2018 non è ancora censito dalla mia ASL di appartenenza a Napoli , la ASL NA1 ferma ovviamente al 2015, per non spaventare nessuno!
Se tutto andrà bene, io sarò censito non prima di altri 4 anni, e cosi nessuno si potrà accorgere che quando mi sono ammalato io (2018) l’età media dei cittadini della mia regione era già bassa a circa 60 anni (e su questo dato io puntavo nella mia intervista al Corriere del Mezzogiorno) mentre oggi, sulla base dei miei dati cosiddetti “aneddotici”, non validati, ( mio data base personale su età media dei ricoverati oggi per cancro prostata avanzato) siamo “calati” ulteriormente e circa 50 anni!
Forse, se tutto va bene, lo sapremo tra tre o quattro anni, ma la notizia sarà data certamente partendo dal fatto che, operandosi bene e per tempo nelle nostre strutture di eccellenza anche al sud, la mortalità resterà comunque bassissima e tanti altri come me saranno ancora vivi , ma non più sani, dopo anni dal “salvifico” intervento chirurgico in robotica ad altissimo costo e/o trattamento chemioterapico ad altissimo costo.
Posso testimoniare per ruolo che l’incremento dei costi della spesa farmaceutica oncologica, a fronte di un incremento complessivo (2015 – 2020) del 10 %d di sopravvivenza, è stato pari nel ventennio 2001 – 2021 , a circa il 1000% , con buona pace dell’equilibrio economico gestionale del nostro Sistema Sanitario Nazionale sempre più in difficoltà ed in crisi, oggi incapace persino di trovare medici che siano disposti a prendersi mazzate nei nostri disastrati Pronto Soccorso presi letteralmente d’assalto sempre più da una marea di ammalati che non sanno dove andare, specie in periodi come questo del mio compleanno: ferragosto !
Si attribuisce a Otto Von Bismarck la scelta dei 65 anni come soglia di anzianità. È stato lui a decidere che la vecchiaia inizia a 65 anni. Le sue motivazioni erano più pratiche che scientifiche: all’ epoca pochi varcavano il traguardo e il cancelliere tedesco, con lungimiranza, si preoccupava delle pensioni.
In un altro mio articolo feci notare che forse, anche il modello mutualistico di Sanità creato sempre dal Ministro conservatore e guerrafondaio Bismarck , meglio si adatterebbe ad evitare quell’eccesso di lavoro a nero che oggi caratterizza non solo l’economia, ma soprattutto è la fonte del gravissimo danno sanitario delle nostre Terre dei Fuochi in Campania!
Ma dimenticavo: come dice il nostro Presidente, “Terra dei Fuochi non esiste!”
Dobbiamo quindi ammalarci in silenzio, farci curare (male) in silenzio e morire in silenzio , senza dare fastidio ne’ al “manovratore” né ai tanti “grandi elettori” , in gran parte “imprenditori” “ a nero” qui in Campania. Chi mette a rischio il buon nome delle pummarole, deve morire in silenzio senza dare altri fastidi!
Dal 2009 al 2019 la produzione dei soli rifiuti speciali in Campania si è più che raddoppiata (da 4 a 8 milioni di tonnellate/anno, dati ARPAC) ma nessuno, nonostante le tanto pubblicizzate “operazioni verità e trasparenza”, lo deve sapere!
Insomma, il grosso della popolazione campana ma anche italiana si sta sempre più ammalando e sempre meno curando, ed è per questo sempre meno produttiva, ovviamente “in bianco” , sempre piu invalida e sempre più un costo sanitario insostenibile per una nazione di vecchi e di lavoratori “a nero” . Siamo entrati in un circolo vizioso in cui cause ed effetti della crisi si autoalimentano. Sono questi i grandi problemi da affrontare partendo da dati scientifici concreti: mancano modelli di cura qualificati e soprattutto piani di prevenzione per le malattie croniche che caratterizzano l’anziano e ne provocano la disabilità. In Campania, come attestano senza pietà io dati ISTAT, in assenza di quelli dei registri tumori, ci si ammala sempre più da giovani.
A luglio scorso abbiamo saputo pure che, nonostante restiamo i più giovani d’Italia, e per questo incassiamo meno di tutti come SSN, consumiamo più farmaci di tutti in Italia. Non accade solo perché siamo più poveri, ma perché siamo realmente i più malati di Italia, almeno nelle due province di Terra dei Fuochi (Napoli e Caserta). Chi ci ha dato gli Auguri alla “Lucariello a zio Pasqualino” in “Natale in Casa Cupiello”? Ormai se ci va bene, abbiamo ancora una lunga vita, ma con qualche malattia certa e tanti , tanti soldini da regalare alle Case Farmaceutiche private per tentare di curarci: tanti soldini solo a loro, non certo neanche ai medici né agli infermieri! (vedi 118!) Buon Ferragosto 2022 a tutti! Buon 65mo compleanno a me! Sono ancora vivo, e combatterò per tentare di salvare il SSN e per la vera Prevenzione, quella Primaria , sino alla morte!
Annalisa Capaldo