Turnover quasi completo per Spalletti: l’unico titolare è Meret, poi tante novità e prime volte. In difesa debutta Bereszynski e si rivede Olivera, al centro Ostigard e Juan Jesus. A centrocampo Ndombele con Gaetano ed Elmas, mentre davanti Zerbin e Raspadori si schierano sugli esterni con Simeone punta. Ballardini, all’esordio con i grigiorossi, va con il 3-5-2: in porta il solito Carnesecchi, Hendry con Bianchetti e Vasquez nei tre di difesa. A centrocampo Sernicola e Quagliata larghi con Meitè, Castagnetti e Pickel sulla mediana. Okereke e Ciofani sono i due attaccanti.
Il match inizia a ritmi bassi, con il Napoli che fatica a trovare spazi. La Cremonese è ben messa in campo e al 18′, sulla prima vera occasione della partita, passa in vantaggio: palla in profondità per Okereke, che salta Ostigard e pesca sul secondo palo tutto solo Pickel, che sfrutta un velo e insacca a porta quasi sguarnita lo 0-1. Al 24′ primo brivido per la difesa dei lombardi: slalom di Raspadori in area, l’attaccante cade in area e il pallone arriva dopo poco a Gaetano, toccato a sua volta da Pickel. Per l’arbitro Ferrieri Caputi non c’è nessun calcio di rigore, nonostante le vibranti proteste dei giocatori azzurri.
Il pari arriva al 33′: corner per il Napoli, la palla schizza al limite per Ndombele che di controbalzo trova la grande risposta di Carnesecchi, sulla ribattuta si avventa Simeone, che colpisce la traversa, e quindi Juan Jesus, che insacca l’1-1. Passano tre minuti e gli uomini di Spalletti completano la rimonta: traversone dalla sinistra di Zerbin e testa di Simeone, che batte sul secondo palo Carnesecchi per il 2-1. E’ il risultato sul quale si va a riposo all’intervallo. A inizio ripresa il Napoli prova a chiudere la pratica: subito pericoloso Raspadori, servito in contropiede da Ndombele, ma l’ex Sassuolo spreca davanti a Carnesecchi. I primi tre cambi di Spalletti arrivano al 64′ e il tecnico punta sui titolari: entrano Anguissa, Lobotka e Politano, escono Zerbin, Gaetano e Raspadori.
Gli azzurri tengono bene il campo e gestiscono il risultato ma, quando ormai tutto sembra finito, subiscono però a sorpresa il gol del pareggio. Cross di Zanimacchia che quasi attraversa tutta l’area, sulla fascia opposta Bereszynski perde Afena-Gyan, che tutto solo stacca di testa insaccando il 2-2 che gela il Maradona.
I supplementari iniziano con i grigiorossi chiusi nella propria metà campo, gli azzurri tengono il possesso senza però creare occasioni. Al 100′ l’episodio che cambia i minuti finali di gara: Sernicola ‘pesta’ Anguissa, seconda ammonizione e cartellino rosso per l’esterno che lascia i suoi in 10 contro 11. Il Napoli si lancia quindi all’assalto con l’ingresso di Osimhen al posto di Ndombele. E il nigeriano al primo pallone toccato sfiora subito il 3-2: colpo di testa e parata di Carnesecchi, ma è sfortunatissimo sul tap-in Simeone, che a porta sguarnita colpisce i legni, mancando la rete della doppietta.
Negli ultimi 15′ è assalto totale degli azzurri sotto il nubifragio del Maradona: ci prova Politano dalla distanza, poi Anguissa che manda alto una conclusione da dentro l’area. Chance anche per uno scatenato Osimhen, che di testa manda di poco a lato. Nulla da fare: si va ai calci di rigore. Dagli 11 metri perfetti Politano, Simeone e Zielinski. Rispondono gli ospiti con Vasquez, Bonaiuto e Tsadjout. Poi l’errore, decisivo, di Lobotka, che calcia fuori: dall’altra parte segna Valeri e porta avanti i suoi. Osimhen non sbaglia, ma non basta: Afena-Gyan mette in rete il rigore decisivo e porta i suoi ai quarti.