Istituita presso il Palazzo del Governo, la “Sezione territoriale della provincia di Salerno della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità”. All’incontro erano presenti il Prefetto di Salerno, Francesco Russo, il direttore della Sede INPS di Salerno, Giovanna Baldi e i direttori del Dipartimento Territoriale INAIL, Grazia Memmolo, e dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro, Marco Esposito.
L’iniziativa, promossa dalla Prefettura di Salerno e dall’INPS, è volta, tra gli altri obiettivi, a promuovere la prevenzione del lavoro sommerso, a favorire la gestione dei flussi di manodopera stagionale anche attraverso l’assistenza ai lavoratori agricoli stranieri nonché ad individuare modalità sperimentali di intermediazione fra domanda e offerta di lavoro nel settore agricolo.
Hanno, inoltre, sottoscritto il protocollo Regione Campania, Provincia di Salerno, ANCI Campania, Ente Bilaterale Territoriale di Salerno, Associazioni datoriali C.I.A., CONFAGRICOLTURA, COLDIRETTI, COPAGRI e Organizzazioni Sindacali FAI CISL, FLAI CGIL, UILA UIL.
La firma odierna è il coronamento di un percorso complesso, preceduto da importanti interventi normativi a livello nazionale, quali il decreto legge 24 giugno 2014, n. 91 che, per primo, ha istituto presso l’INPS la Rete del lavoro agricolo di qualità e la legge 29 ottobre 2016, n. 199, che ha previsto l’istituzione delle sezioni territoriali della Rete per una migliore rispondenza alle esigenze e problematiche locali.
Nel luglio 2021 il Ministero dell’Interno insieme al Ministero del Lavoro e Politiche Sociali, al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e all’ANCI hanno sottoscritto il “Protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto dello sfruttamento lavorativo in agricoltura e del caporalato”, che prevede, alzando il livello di attenzione sul fenomeno, valutando l’introduzione di meccanismi premianti in favore delle aziende aderenti alla rete che intendano accedere a contributi e misure resi disponibili a livello nazionale e regionale nell’ambito del settore agricolo.
L’8 novembre 2022 si è tenuta, presso la Prefettura di Salerno, una prima riunione, chiesta dall’INPS territoriale e dalle Organizzazioni Sindacali, per esaminare la bozza dell’atto per la costituzione della locale sezione territoriale.
L’obiettivo di tutti i soggetti coinvolti al tavolo è stato, sin da subito, individuare e mettere in campo “azioni concrete” per incentivare la costituzione di aziende agricole che, garantendo la qualità dei processi e dei prodotti, valorizzino appieno il proprio potenziale economico e promuovano la crescita e il benessere dei territori in cui operano; aziende che si distinguono per il rispetto delle norme in materia di lavoro, legislazione sociale, imposte sui redditi e sul valore aggiunto.
La provincia di Salerno è, infatti, un territorio a forte vocazione agricola, in cui spicca la Piana del Sele che, con un’estensione territoriale di oltre 700 chilometri quadrati e il suo clima mite e temperato, è ormai uno dei più importanti poli agricoli del nostro Paese, conosciuto sia a livello nazionale che internazionale per l’eccellenza e la particolarità dei suoi prodotti.
Le finalità che si propone di perseguire la Sezione territoriale della provincia di Salerno della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità sono, infatti, le seguenti:
incentivare l’iscrizione delle aziende alla Rete del Lavoro Agricolo di Qualità;
promuovere la prevenzione del lavoro sommerso e il contrasto all’evasione contributiva, anche attraverso lo scambio di dati in possesso di ciascuna delle parti;
promuovere azioni volte a favorire la gestione dei flussi di manodopera stagionale, l’assistenza ai lavoratori agricoli stranieri nell’ottica di una migliore rispondenza alle esigenze e problematiche locali;
promuovere modalità sperimentali di intermediazione fra domanda e offerta di lavoro nel settore agricolo;
assumere iniziative per la realizzazione di funzionali ed efficienti forme di organizzazione del trasporto dei lavoratori fino al luogo di lavoro, anche mediante la stipula di convenzioni con gli enti locali;
adottare iniziative per la diffusione della cultura della legalità, il rispetto del CCNL, del CPL e delle norme di sicurezza sul lavoro;
indire tavoli tecnici con la partecipazione di altre associazioni e movimenti che operano sul territorio a tutela della legalità nel settore agricolo.
Il Prefetto Russo ha presentato il protocollo, ringraziando i presenti per il lavoro svolto e sottolineando la necessità che tutti i soggetti coinvolti operino in sinergia tra loro. «Occorre fare rete e dare un segnale forte nella direzione della cultura della legalità, cercando di lavorare soprattutto sulla versante della prevenzione al lavoro sommerso e incentivando ogni iniziativa concreta che possa consentire di individuare strategie utili, di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato nonché favorire interventi strutturali sulle condizioni logistiche del lavoro ”.