Ancora oggi è possibile imbattersi in una prescrizione rilasciata da un medico dell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore in cui c’è scritto Dea di secondo livello. Il merito di quella promozione, non più attuale, è dell’ex direttore generale dell’ex Asl Salerno 1, Raffaele Ferraioli. È stato lui, nell’inizio dell’attuale secolo, 2001/2006, a trasformare la sanità nell’Agro nocerino sarnese.
E con molta probabilità bisogna ripartire proprio dalle sue battaglie e dal suo modus operandi per venire a capo di una situazione sempre più complicata, quella degli ospedali dell’Agro, tanti ma allo stesso tempo carenti nell’offerta di un servizio all’altezza di elevate esigenze. Nocera, Pagani, Sarno, Scafati: la soluzione va trovata, meglio se in grado di accomunare quattro realtà che servono una popolazione cospicua, incorporando anche una porzione di napoletano.
Facciamo un passo indietro. Nei giorni 18 e 19 novembre 2003 una delegazione della Commissione, composta dal vice Presidente Sanzarello e dai senatori Borea, Cozzolino, Fasolino, Liguori, Longhi e Salzano, si e` recata in missione a Salerno. artedı` 18 novembre la delegazione ha ascoltato presso la Prefettura di Salerno, in libera audizione, i seguenti soggetti: – dott. Raffaele Ferraioli – direttore generale dell’Asl SA/1; – dott. Domenico Della Porta – direttore sanitario dell’Asl SA/1; – dott. Rocco Salvati – direttore amministrativo dell’Asl SA/1; – dott.ssa Maria Teresa Bruni – direttore generale dell’Asl SA/2; – dott. Domenico Pirozzi – direttore generale dell’Azienda ospedaliera «Oo. rr. San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona». Nella medesima giornata sono stati effettuati sopralluoghi presso l’ospedale «G. Da Procida» e l’Azienda ospedaliera «Oo. rr. San Giovanni diDio e Ruggi d’Aragona» di Salerno. Nella successiva giornata di mercoledı` 19 novembre 2003 la delegazione ha svolto sopralluoghi presso gli ospedali di Nocera Inferiore, di Pagani, «Mauro Scarlato» di Scafati e presso il costruendo ospedale di Sarno.
Già 20 anni fa, Ferraioli espose alla politica i problemi nell’Agro sanitario e indicò anche la soluzione, ovvero “rafforzare” ancora di più il concetto di Dea di secondo livello per Nocera e creare intorno una rete con gli altri ospedali, fino all’ipotesi di una vera e propria Azienda Ospedaliera. Ferraioli durò poco: fu congedato dopo 5 anni di buon lavoro, la politica lo sostituì con Giannino Russo. Vent’anni dopo, la situazione è peggiorata e la politica sembra inerme. Arriverà mai un altro Ferraioli ?