La Direzione dell’Azienda USL IRCCS di Reggio Emilia informa che, in seguito alle dimissioni del Dr. Alessandro Giunta come facente funzioni di direttore della struttura di chirurgia a indirizzo oncologico, lo stesso incarico è stato temporaneamente affidato, a far data dal 13 gennaio 2023, al Dr. Stefano Bonilauri, direttore della struttura complessa chirurgia generale e d’urgenza dell’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia. La Direzione informa inoltre che il dr. Massimiliano Fabozzi, primo classificato al concorso per direttore della chirurgia a indirizzo oncologico, inizierà la sua attività non appena espletate le pratiche amministrative.
Concorso che qualcuno non ha gradito… Non lascia l’ospedale emiliano l dottor Alessandro Giunta. Rientrata la notizia delle dimissioni, successive all’esito del concorso da Direttore di struttura complessa di chirurgia a indirizzo oncologico dell’Arcispedale Santa Maria Nuova. Il dottor Giunta era facente funzione, in pratica sostituto primario. Nel concorso si è classificato al primo posto il dottor Massimiliano Fabozzi, contro le aspettative che vedevano favorito proprio il dottor Giunta. Nel mirino in particolare c’era Nicoletta Natalini, direttrice sanitaria dell’Ausl, componente di diritto della commissione che ha valutato le candidature. Oltre a Giunta (arrivato terzo in graduatoria con 80 su 100) e al vincitore Fabozzi (93 su 100), si erano presentati il dottor Sandro Maria Zonta (secondo con 89) e Concetto Maria Cartelli (quarto con 65,8 punti). I criteri di valutazione? 30 punti massimo per il curriculum e 70 per il colloquio. Dunque, un bando piuttosto discrezionale e meno ’scientifico’ nel merito delle esperienze sul campo. Ed è ciò che viene contestato alla direzione dell’Ausl reggiana per un reparto che è fiore all’occhiello nonché uno dei più delicati dell’azienda sanitaria.
Massimiliano Fabozzi, in ogni caso, lascerà Pagani. Una perdita pesante per il polo oncologico ma in generale per la sanità dell’Agro. 49 anni, è originario di Frignano, nel casertano. Prima di vincere il concorso a Reggio, è stato direttore di struttura operativa complessa di chirurgia oncologica all’ospedale Tortora di Pagani Nel suo curriculum da 36 pagine, spicca la copertina che gli ha dedicato la rivista World Journal of Gastroenterology per una serie di interventi definiti “miracolosi”; tra questi una paziente di 84 anni il cui destino sembrava segnato da un tumore alla testa del pancreas a quella di un 43enne che era stato definito ‘inoperabile’ da altri ospedali per un tumore in stadio avanzato che aveva interessato stomac, pancreas e milza.