Meret 6,5 – Non s’intende con Kim, ma ha poche colpe avendo chiaramente chiamato il pallone. Per il resto una parata a fine primo tempo e pochi altri pericoli non potendo chiaramente salvare sul pareggio.
Di Lorenzo 6,5 – Tiene tutto sommato bene e si propone il giusto, senza strafare. Sul gol deve accentrarsi per dare man forte sui tanti saltatori ed il tocco vincente arriva alle spalle.
Rrahmani 6,5 – Chiamato agli straordinari in costruzione quando la Roma alza la pressione. Fantastico il salvataggio, col corpo con grande senso della porta, che evita il gol ad inizio ripresa.
Kim 6,5 – Diverse imprecisioni che macchiano quella che è stata però una buona partita. Non aspetta l’arrivo di Meret e rischia davvero l’autogol, poi un rinvio viene deviato e procura la migliore azione della Roma nel primo tempo.
Mario Rui 7 – Regista aggiunto a Lobotka, sull’esterno, ripulendo tanti palloni (69 solo nel primo tempo. il doppio dello slovacco) e dando grande qualità al palleggio. Tante anche le imbucate per Kvarastskhelia e su una di queste nasce l’azione dell’1-0. Nella ripresa il Napoli soffre un po’ sulle palle inattive e forse viene sacrificato per questo (dal 68′ Olivera 6 – Buon impatto sull’out mancino, non solo per la sua fisicità, ma anche per le nuove energie che dà in spinta)
Lobotka 6,5 – Gioca meno palloni del solito, venendo braccato sistematicamente e spesso da più di un uomo. Spesso trova comunque il modo di girarsi e la Roma lo prende a calci per evitare di farsi tagliare fuori dopo il pressing.
Zielinski 7 – In grande crescita rispetto all’ultimo periodo. Preciso nello stretto, scarica spesso di prima per velocizzare il giro palla ma anche per evitare ulteriori calcioni dai romanisti. Entra rifinendo l’azione che poi porta al 2-1 (dal 90′ Ndombele sv)
Lozano 6 – Torna titolare e capiamo il perché, volando alle spalle di Spinazzola e costringendo Ibanez ad allargarsi spesso rompendo il terzetto difensivo. Nella ripresa deve difendere di più su El Shaarawy, poi in ripartenza calcia centralmente sprecando un 3 contro 2. Male invece nel contrastare il faraone sul gol dell’1-1 (dal 76′ Raspadori 6,5 – Prezioso nel giocare negli stretti nell’assalto finale che porta al gol. Sfiora il tris con una conclusione immediata delle sue)
Osimhen 7,5 – Sblocca il risultato con un gol fantastico, controllando e facendo partire un bolide in un fazzoletto. Una furia su palloni che sembrano innocui, spende tantissimo però in giro per il campo ed esce nel finale (dal 76′ Simeone 7,5 – Entra e decide, per non perdere l’abitudine anche nel 2023. Alla prima vera palla gol la piazza dove Rui Patricio non può arrivarci. Nel distacco sulla seconda c’è tanto del Cholito)
Kvaratskhelia 6,5 – Non al livello dello show con la Juve, ma pure non nella sua serata migliore – merito anche del trattamento speciale della Roma – pennella l’assist che inganna Ibanez spiovendo alla perfezione e che porta al gol di Osimhen. Qualche intuizione, ma in mezzo a tre è difficile anche per lui (dal 68′ Elmas 6,5 – Gestisce molti palloni nel traffico nel finale, su un paio viene anche scalciato ma Orsato in una delle due circostanze lascia incredibilmente correre)
Ai microfoni di ‘DAZN’, l’allenatore del Napoli Luciano Spalletti ha così commentato il 2-1 rifilato questa sera alla Roma allo Stadio Maradona: “Queste partite le vinci se fai vedere di essere determinato a vincere dal magazziniere fino all’ultimo della panchina. Poi sono partite complicate, ma chi è entrato ha dimostrato che la partita la stava giocando già in panchina. Questa è una qualità fondamentale della nostra squadra, non porti tutti a questa intensità se non hai tutti dentro il lavoro quotidiano, tutti vogliosi di giocare col compagno e non di giocare per rubargli il posto”.
Di Lorenzo va molto dentro il campo, può spiegarcelo? “E’ un po’ frutto delle caratteristiche dei giocatori che abbiamo a disposizione. E poi tenendoli dentro il campo tu inizi a palleggiare a destra e poi se riesci a trovare il terzino e il centrocampista di sinistra non fanno più in tempo a scalare… Noi abbiamo avuto poco coraggio nella costruzione e nel giropalla, di solito abbiamo più qualità e loro hanno avuto agevolazione nel montarci addosso e nel creare parità numerica. Poi Osimhen l’abbiamo servito male e non è stato bravissimo nel prendere gli spazi”.
Però il gol è stato clamoroso. “Bellissimo. C’è qualità tecnica, c’è personalità. Lui ha davvero una botta incredibile, ha la fucilata. E’ un giocatore forte fisicamente e diventa difficile andargli addosso e pensare che lui non accetti in contrasto, lui la scatola della partita la riempie tutta. E’ un calciatore importante”.
Non era da tutti toglierlo. “Non si può sempre far giocare i soliti dimenticando il lavoro settimanale e l’impegno degli altri. Bisogna tener conto anche della voglia e del lavoro degli altri, di tutti. Altrimenti non si sarebbe allenatori completi. A inizio anno quando Osimhen è mancato per infortunio, Raspadori e Simeone ci hanno permesso di superare il turno di Champions League. Con le cinque sostituzioni chiunque può essere sostituito e chiunque può determinare”.
Cosa ha regalato a Mourinho? “Un pulcinella, un personaggio tipico che tutti conosciamo. L’ho regalato anche in Champions agli allenatori che sono venuti qui”.