Sanremo 2023, classifica provvisoria: Marco Mengoni svetta tra i primi 14 cantanti in gara. Al secondo posto Elodie, terzi i Coma_Cose, quarto Ultimo, quinto Leo Gassmann, sesta Mara Sattei, settimi i Colla Zio, ottavi Cugini di Campagna, nono Mr Rain, decimo Gianluca Grignani, undicesima Ariete, dodicesimo gianmaria, tredicesimo Olly, quattordicesima Anna Oxa.
Anna Oxa “Sali”: voto Sì però calma. Ve lo dico: temo la querela anche a scrivere una virgola. Anna, anzi signora, anzi Signora Artista Oxa: brava, ma secondo il mio modesto e umilissimo parere non è proprio una hit. Potrei sbagliarmi eh. Anzi, di sicuro mi sto sbagliando. Non mi picchi, la prego. Come è umana lei.
Gianmaria “Mostro”: voto Il Ragazzo si farà anche se ha le spalle strette. L’emozione non ha voce, ma durante la prima serata del Festival di Sanremo ha avuto la voce, un po’ poco convinta e a tratti con qualche problema di intonazione del cucciolo Gianmaria. Come si può trattarlo male? Il brano c’è, il ritornello non è male. Gli serve solo un po’ di convinzione.
Mr Rain “Supereroi”: voto Carillon. “Tu insegnami a sognare, non so più come si fa”. Ecco sovrapponiamo il testo di “Carillon” alla melodia di “Supereroi” e vedremo che insieme stanno benissimo. D’altro canto, non si può dire che non ci sia la firma di Mattia Balardi. Ovvero Mr Rain. Che comunque male non è. Ecco, magari il coro dei bambini non è proprio sta ideona della vita. Però tutto sommato regge.
Marco Mengoni “Due vite”: voto Marco insegnaci la vita. “Che giri fanno due vite” non lo so, ma se me lo dici tu puoi anche raccontarmi che vanno dar pizzicagnolo a prendere du verze e io rimango in estasi. Faccio un sondaggio: chi deve diventare imperatore del mondo della musica e perché proprio Marco Mengoni? Ok, credo che non sia necessario aspettare sabato per darci il premio del leone con la palma, no? Così andiamo avanti sereni e ci liberiamo del meccanismo della gara.
Mahmood e Blanco “Brividi”: voto Eurovision. Ah non sono in gara? Ah no? Maria, io esco. Cioè voi mi state dicendo che il mio voto non fa media per la loro vittoria quest’anno? Seriamente? Vabbè però le regole di questo gioco a me non piacciono. Blanco da solo con la sua follia: voto Ma che davero???. Incommentabile.
Elena Sofia Ricci: voto Suor Angelaaaaaa. Scende con un abito elegante, anche se non di una sobrietà esemplare. Ma lei è affascinante. Attrici come lei dovrebbero diventare patrimonio dell’Unesco.
Chiara Ferragni: voto 5. Il monologo un po’ banalotto, l’abito da femminismo in ritardo di cinquant’anni almeno. Certi temi devono tenere banco nelle discussioni quotidiane, per carità. Ma evitando i soliti luoghi comuni.
Cugini di Campagna “Lettera 22”. Voto: Rappresentanti di Campagna. Il solito falsettino iniziale può far desistere, ma poi si va avanti e si sente una bella canzone. Orecchiabile. La Rappresentante di Lista ha donato ai Cugini un bel pezzo e loro lo hanno valorizzato.
Ariete “Mare di guai”: voto Però le note vanno usate. L’emozione le gioca bruttissimi scherzi e tira un po’ di stecche diffuse. Peccato, perché il brano targato Calcutta-Dardust è un pezzo costruito bene e anche orecchiabile. Solo che la povera Ariete, stavolta senza cappello – lo rimetterà nelle prossime serate per scaramanzia? -, non riesce a convincere.
Gianluca Grignani “Quando ti manca il fiato”. Voto: Che peccato. La canzone gli sfugge di mano praticamente subito e riesce a riprenderla solo a tratti. Dispiace perché la sofferenza di questa canzone e in questa canzone si sente eccome. E arriva. Tanto che alla fine ti interessa meno dell’intonazione.
Ultimo “Alba”: voto .”Anche gli aaaangeli”. Ecco sembra un po’ una canzone di Lucio Dalla. Mischiata ad Ultimo. Un Ultimo sempre fedele a se stesso, che viaggia su note molto alte alla Venditti, con testi anche spesso alla Venditti. Insomma, Ultimo.
Coma_Cose “L’addio”: voto Ciii sarààà, una storia d’amore ed un giorno migliore (con tanto di movimento di spalla). Fausto Lama e California sono i nostri Al Bano e Romina 4.0, la nostra speranza che il vero amore esiste. Loro sono quella magia che ci fa credere che felicità sia un bicchiere di vino con una galletta di riso (sono intollerante al glutine, la galletta ve la beccate anche voi). “L’addio non è una possibilità”. Già, perché loro non si arrendono. Loro ci riprovano. E noi li applaudiamo.
Elodie “Due”: voto Elodie dobbiamo parlare. Sei di una bellezza irreale, quel vestito poi lo potete indossare tu e il manichino di Intimissimi. Detto questo, la canzone è una tipica hit di Elodie. Una delle tante, però. Non lascia il segno, ma funziona.
Leo Gassman “Terzo cuore”: voto Pinguino mancato. La mano di Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari si sente eccome. E non è di certo un male. Però non ingrana mai, non ha spicca il volo.
Olly “Polvere”: voto Però l’autotune basta. Se si ascolta prima la sua “L’anima balla” si trova molto di familiare. E purtroppo si trovano anche autotune e vocoder. Che sono quegli effetti che un pochino vanno bene, ma dopo un po’ – molto poco – irritano come quando mi sfrego dell’aloe sulla pelle (sì, sono anche allergica all’aloe).
Colla Zio “Non mi va”: voto Bella Bro. Non nel senso di Brodo, ma di Brother. Come dicono i ggggiovani. Raga, a me piacciono un botto sti zii. Sono colorati, freschi, sono un po’ i nostri moldavi dell’Eurovision. Bravi.
Mara Sattei “Duemilaminuti”: voto Dassì mai. Ehm, volevo dire: massì dai. Tutto sommato il brano si fa ascoltare. L’interpretazione è notevole, la voce c’è e si sente eccome. La canzone è molto sanremese.
La reunion dei Pooh: voto Dio delle città e dell’immensitààààà. Performance vocale un po’ appannata, però le canzoni sono immortali. E il momento della comparsa di Stefano D’Orazio è stato un bel colpo al cuore. Un vero omaggio.
L’omaggio a Lucio Battisti: momento karaoke fantastico. Ci voleva riappacifica con l’ora tarda e la stanchezza. Anche perché una serata così lunga non avrebbe potuto di certo consentire altri tipi di omaggio.
Fiorello: voto Adottami. Affronta il “caso Blanco” facendo ridere tutti a crepapelle. Interviene poche volte, ma quando lo fa è esilarante come sempre.
Beppe Vessicchio: voto “Sei tuuu che ci maaaanchiiiii”. Parafraso un grande successo sanremese di Syria per dirti: Beppe, vieni. Ti lascio la mia stanza d’albergo a Sanremo. Dormo in corridoio. E ti rifaccio anche la stanza. Beppe, sei l’essenza del Festival di Sanremo. Non ti hanno chiamato? Ti chiamiamo noi. Però rispondici, mi raccomando. Sei importante per noi.
La prima serata voto 7. Se escludiamo l’assenza, imperdonabile, di Beppe Vessicchio, lo spettacolo è stato assicurato. Da rodare un po’ i meccanismi fra Amadeus e Gianni Morandi, evitando magari qualche teatrino poco utile.
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Redazione
Seo, pubblic relation, comunicatore. Esperienze lavorative da libero professionista esperto di finanza agevolata e consulente in materia turistica, lavoro, formazione, euro progettazione e attività giornalistica. Progettista di idee, marchi e brevetti. Autore letterario di saggi, guide turistiche e manuali tecnici operativi nel settore ricettivo. Cultura e turismo, due importanti passioni che con il giornalismo e la comunicazione sono fonti di ispirazione in progetti ed eventi ideati e prodotti