I lavori per la rotatoria sacrificheranno il Pino ? L’esperto Luigi D’Aquino ha scritto: “Si tratta forse dell’ultimo esemplare “padre” di Pino domestico (botanicamente, Pinus pinea L.) ancora presente nel centro urbano di Nocera, a due passi dalla piazza principale e dai luoghi del passeggio, ultimo baluardo di quei giardini che fino a pochi decenni or sono facevano di Nocera una città verde fin nei suoi più intimi meandri. Prima che il Dio Cemento imponesse il suo Verbo. Pianta con fusto integro e possente, dalla chioma equilibrata, rigogliosa, densa, dal colore verde intenso tipico degli alberi ancora in perfetta salute. Fissiamolo nei nostri occhi perché con quello che sta accadendo sotto di esso non lo rivedremo più così. E forse non lo vedremo proprio più in piedi. D’altronde, il Dio Cemento vuole i suoi sacrifici e i suoi sacerdoti e i loro solerti parrocchiani devono pur adempiere al loro lucroso mandato. Tanto, poi, la gente dimentica tutto, il disappunto si autocensura, la protesta monta, se pure monta, solo tra quei pochi sopravvissuti cultori di un territorio umiliato ogni giorno. Tanto, poi, basterà parlare di compensazioni, fatte o magari ancora da fare, chissà se vere o ideali, chissà dove, chissà con che piante, chissà …”. Ma a Nocera si sono già mobilitati per salvare il Pino. La consigliera d’opposizione Tonia Lanzetta: “Seguo la vicenda da tempo, ed ho scritto al Comune ed alla Regione Campania che ha delegato gli uffici comunali a relazionare. Nei giorni scorsi, presso l’ufficio ambiente ho incontrato l’assessore Massimiliano Mercede, che mi ha rappresentato la volontà di preservare l’alberatura per quanto di sua competenza. Seguirò gli sviluppi della vicenda”. La Lanzetta ha presentato nota in Regione lo scorso 3 gennaio, ricevendo una prima risposta il 12 gennaio.
nota prot. n° 17281 del 12_1_23 a comune di Nocera Inferiore (SA)