Cerimonia pubblica per ridare alla comunità in maniera ufficiale i beni confiscati alla camorra, nella fattispecie al boss degli anni novanta Mario Pepe (poi collaboratore di Giustizia) e a quello degli anni ottanta Salvatore Di Maio, I beni di Pepe sono situati al Parco di Luggo, traversa di via Astuti: una palazzina. Quelli di Di Maio a via Fucilari; attico e super attico. Il passato che si fa futuro, con destinazione sociale dei beni, attraverso il presente: il significato della cerimonia di stamattina al Parco di Luggo. Le parole del Prefetto Russo, del Questore Conticchio, del Procuratore Centore, del sindaco De Maio hanno sottolineato l’importanza di un evento del genere. In particolare Centore ha spiegato la necessità di velocizzare l’opera di confisca ma soprattutto di riutilizzo sociale delle strutture: è un modo per togliere acqua, e togliere una sorta di consenso malriposto, all’illegalità in tutte le sue forme. Presenti i responsabili di tutte le forze dell’ordine sul territorio, quasi tutti gli assessori di Nocera Inferiore, buona parte della maggioranza amministrativa di Nocera Inferiore (anche una parte dell’opposizione con Lanzetta e Sellitto), il consigliere provinciale Amato, i rappresentanti di Libera. E dal buio dei decenni, ecco la luce per emergenze abitative ma anche per assistere donne vittime di violenza.