Sentimenti di rabbia, di una madre che non riesce a darsi pace per quanto accaduto ma che, armata di coraggio, insieme al marito e alla figlia minorenne, si è subito recata dai carabinieri a denunciare quanto accaduto: “Nonostante questa storia abbia sconvolto la mia famiglia, non abbiamo esitato a denunciare tutto ai carabinieri affinché mai più altre ragazzine e donne, possano vivere ciò che mia figlia ed altre ragazze, stanno vivendo in questo momento”.
“Queste donne e queste ragazze i cui diritti e la cui dignità è stata violentata – aggiunge –sono le vittime di questa brutta vicenda che ci auguriamo si concluda con la vittoria della Giustizia . Mai più-conclude la mamma coraggio-mai più donne vittime del silenzio e della violenza online”.
“Mia figlia è distrutta e da giorni. Si è rinchiusa in casa e piange. Le ragazze sono state raggirate dal loro migliore amico”. E’ il racconto, con le lacrime agli occhi e la rabbia di mamma, il dramma che sua figlia, appena 16enne, sta vivendo, insieme ad altre decine di ragazzine minorenni e donne maggiorenni, tutte residenti a Palomonte. E’ il dolore intimo esternato da una mamma del paesino del cratere salernitano, che ha visto la figlia insieme ad altre ragazze, finire su un sito porno con la pubblicazione di foto e video privati rubati dai social, da vecchie chat private e in alcuni casi scattate di nascosto, da un giovane dello stesso paese, mentre le ragazze erano al mare, davanti allo specchio e in comitiva con amici in piazza.
Foto e video di giovanissime, minori e non, perlopiù rubate dai profili social e ritraenti le ragazze in momenti di ordinaria quotidianità, finite per mano di un ragazzo 22enne del posto, su uno dei siti pornografici più seguiti sul web dove l’uomo, dopo averne pubblicato il materiale pornografico e pedopornografico, lo ha indicato anche con tanto di nome e cognome che ritraeva le donne. Giovanissime, diventate vittime di ‘revenge porn’, finite a loro insaputa e contro la loro volontà, nel mondo del porno online.
A scoprire quanto stava accadendo da tempo, alcuni ragazzi dello stesso paese che dopo aver ricevuto dei link di accesso al sito sui telefonini, hanno allertato le vittime e le loro famiglie, scoprendo che l’autore di quel gesto era un giovane di 22 anni, dello stesso paese e con il volto, in apparenza, di bravo ragazzo che in alcuni casi era amico delle vittime, mentre in altri era solo un conoscente che non aveva nemmeno rapporti di amicizia con le donne.
“Siamo stati avvisati dei video e delle foto da alcuni conoscenti – racconta la madre della minore. – Collegandoci al sito abbiamo scoperto di decine di ragazze, madri di famiglia e minorenni, erano finite a loro insaputa in quel girone infernale. Nome, cognome ma anche il volto di quelle ragazze – racconta ancora la donna. – Sul sito abbiamo visto che mia figlia era stata filmata di nascosto sotto la gonna dal suo migliore amico che smanettava con il cellulare mentre lei si trovava con altri ragazzi e ragazze dello stesso paese e tutti identificabili dal video, a chiacchierare”.
Dopo la scoperta, però, è stato inevitabile lo sconforto della 16enne: “da giorni mia figlia piange. La vita di tutta la nostra famiglia- aggiunge- è stata distrutta da quel materiale pubblicato sul sito che continua a girare nella chat e tra la gente”.
Sconforto ma anche sconcerto della donna che ben conosce quel giovane di 22 anni, amico di famiglia: “era il migliore amico di mia figlia – dice – Ci fidavamo di quel ragazzo perché è sempre sembrato un bravo ragazzo, mai fuori posto e sempre rispettoso. Provo rabbia ora– chiosa la madre della minore – Com’è possibile che lui abbia approfittato di ragazzine, per filmarle di nascosto o in altri casi, approfittato di giovani finite anni fa in rete per via di foto semi nude rubate dalle chat private per poi pubblicarle sul sito e in molti casi, rubare le foto dai profili social? la fiducia di mia figlia è stata tradita da colui che era il suo migliore amico”.