Operazione antidroga dei carabinieri della compagnia di Mercato San Severino che, coordinati dalla procura di Salerno, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza cautelare nei confronti di dieci persone.
Di queste, cinque sono finite in carcere e altrettante ai domiciliari: il gip ha riconosciuto l’accusa di trasporto, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Un vero e proprio supermarket della droga con vendita al dettaglio di cocaina, crack, marijuana e hashish operativo nella Valle dell’Irno, nelle piazze di spaccio di Baronissi, Pellezzano e Mercato San Severino.
Disarticolati due gruppi criminali: il primo operativo nei tre comuni, il secondo nella frazione San Vincenzo di Mercato San Severino.
I carabinieri della locale Compagnia, nell’ambito di un’attività investigativa diretta dalla Procura di Salerno, hanno dato esecuzione
a un’ordinanza cautelare, emessa dal gip presso il Tribunale di Salerno, nei confronti di Giuseppe Luzzi, Daniele Abate, Carlo Coppola, Antonio Baione, Emidio Baione (in carcere), Antonio Aiello, Ivan Guarino, Damiano Liguori, Gerardo Pecoraro e Gina Rescigno (agli arresti domiciliari). Gli stessi sono stati ritenuti gravemente indiziati dei reati, in associazione tra loro, di trasporto, detenzione, vendita e cessione al dettaglio di cocaina, crack, marijuana e hashish. Luzzi, in qualità di capo, Daniele Abate come organizzatore e promotore, Coppola in qualità di fornitore e promotore, Aiello, Guarino, Liguori e Pecoraro in qualità di partecipi, sono stati ritenuti i membri di un’associazione a delinquere che, avvalendosi anche di armi e munizioni, controllava e gestiva lo spaccio di droga a Baronissi, Pellezzano e Mercato
San Severino. Antonio ed Emidio Barone, rispettivamente figlio e padre, in qualità di capi e promotori, e Gina Rescigno (madre), quale partecipe, sono stati invece individuati come un ulteriore gruppo criminale costituito su base familiare, egemone nella piazza di spaccio della frazione San Vincenzo di Salerno.