Sarà l’effetto Paulo Sousa? Può darsi. Il nuovo tecnico, alla seconda partita, mette mano alla formazione: torna Ochoa in porta, difesa a tre, due mediani di rottura, Kastanos e Candreva sulla trequarti, Piatek di punta. Le novità del Monza sono agli estremi: Cragno debutta da titolare, davanti c’è Gytkjaer.
Palladino ha più certezze di gioco e infatti è il Monza a prendersi per primo la partita, palleggiando nella metà campo avversaria. Caprari al 9’ chiude troppo il destro ma annuncia quali sono i piani brianzoli: palle rapide in mezzo ai due mediani avversari e sponde per gli inserimenti. Al 13’ Caprari chiama al tiro Pessina, respinto da Pirola. La Salernitana non ha creatori in mezzo al campo e funziona solo quando può andare in transizione rapida. È cosi che crea in sequenza le prime due vere occasioni da gol del match. Al 15’ Sambia si fa tutto il campo, fa andare al cross Crnigoj, palla bassa che Piatek tocca a lato. Il polacco la combina ancora più grossa al 17’: cross perfetto di Sambia, Izzo lo molla ma il colpo di testa del Pistolero è incredibilmente alto. Al 22’ terza chance: Candreva anticipa Pablo Marì e chiude il destro, deviato da Izzo. È un buon momento per i padroni di casa, ma uno scontro aereo abbatte in un colpo solo Cragno, Pablo Marì, Caldirola e Daniliuc. I primi due devono essere fasciati alla testa. Lo stop dura almeno sette minuti. E spezza il ritmo alla Salernitana. Il Monza invece riordina le idee e al 40’ palla-gol clamorosa per Ciurria su cross di Caldirola: il colpo di testa dell’esterno è troppo centrale e Ochoa può respingere con i piedi. Nel lungo recupero, da una parte Sambia viene stoppato al tiro da Pablo Marì, dall’altra Gyomber vince l’uno contro uno in area con Caprari, lanciato da uno scambio stretto con Ciurria.
Si ricomincia con Donati al posto di Sensi e Dany Mota per Gytkjaer nel Monza. Pessina si sposta in regia, Ciurria avanza a trequartista. In questo nuovo assetto, però, i brianzoli non ingranano e soprattutto spalancano la propria destra. Al 7’ è lì che viene servito Candreva, che appoggia dietro per Coulibaly, Donati non stringe e il senegalese inventa un morbidissimo destro all’incrocio dei pali. È il primo tiro in porta della Salernitana, un tiro d’oro. Poi serve il solito Ochoa per conservare. Perché la reazione del Monza nell’immediato c’è: all’11’ Carlos Augusto corre alle spalle delle linee nemiche e di prima innesca Dany Mota che in spaccata anticipa Pirola, ma Memo con un guizzo intercetta. La Salernitana ritrova anche Mazzocchi e Maggiore, assenti a lungo, al posto di Sambia e Crnigoj, Palladino risponde con Petagna per Caldirola e 4-2-3-1. Ma la squadra non fa in tempo a risistemarsi, a destra c’è una prateria per Bradaric che chiama al tiro Kastanos: sinistro sotto la traversa e raddoppio. Al secondo tiro nello specchio. È il 20’. Il Monza barcolla e incassa il ko al 26’: Carlos Augusto perde palla sul pressing di Piatek che vola verso la porta, scarica il destro, Cragno respinge ma Candreva infila il tap-in, perché il Monza non riesce ad assorbire correndo all’indietro. C’è tempo ancora per le maledizioni dell’Arechi per Piatek che al 39’ salta Cragno ma appoggia sopra la traversa a porta vuota e per l’espulsione di Donati: due gialli in neanche 10 minuti.
Ochoa 7; Il miracolo su Ciurria a fine primo tempo fa vedere la sua stoffa, nella ripresa su Carlo Augusto è sontuoso, elemento imprescindibile;
Daniliuc 6, Dalla sua fascia Carlos Augusto brutto cliente, la botta in area ne pregiudica rendimento ma si rifà nel secondo tempo
Gyomber 6, Parte male poi si riprende murando gli avversari, nuovo errore poi con il cartellino meritato. Mantiene la posizione quanto più è possibile
Dal 74’ Lovato 6,5; due buone chiusure dell’ex atalantino e anche una respinta;
Pirola 6,5; Il più lucido del terzetto difensivo, anche qualche tentativo di progressione. Controlla bene i laterali brianzoli
Sambia 6,5, Da annotare nel primo tempo un buon cross, poi tanta corsa ma imprecisione dai suoi piedi, dubbio il contatto su di lui in area brianzola. Cresce nella ripresa con buone chiusure ma arriva stanco;
Dal 63’ Mazzocchi 6; Il suo ingresso dà alla squadra entusiasmo. Entra con la voglia di fare e di strafare
Coulibaly 7, Cerca di dare quegli strappi necessari, si vede solo in una sgroppata degna di nota nel primo tempo. Nella ripresa pesca un jolly nel sette da applausi che gli da fiducia;
Crnigoj 6,5, Lavoro oscuro, presente quando occorre anche in fase difensiva, un po’ meno in zona offensiva. Partita comunque di peso in mediana;
dal 63’ Maggiore 6; Si vede in qualche geometria delle sue, perde una brutta palla;
Bradaric 5,5; Impreciso, Ciurria lo fa ammattire il primo tempo
Candreva 7, Parte bene e motivato con la fascia fa capitano, sfiora il gol e apre spazi poi scompare con il passare dei minuti. Nella ripresa lavora più in sordina poi ricompare al momento del tris, sicuramente il trascinatore in casa granata; dal 90’ Botheim sv
Kastanos 6,5; Ci si aspettava di più da lui, solo una bella apertura all’inizio poi scompare nella prima frazione. Nella ripresa dopo il vantaggio trova più spazi e soprattutto il gol. Inutile il giallo rimediato
Dal 74’ Nicolussi Caviglia 6; Cerca di dare equilibrio e ordine
Piatek 6,5; Grande lavoro del polacco che apre varchi ma al momento della conclusione non è il cecchino infallibile di tempo fa. Da una sua botta il gol poi di Candreva. Si divora nel finale il poker.
Paulo Sousa 7; Bene accentrare Candreva, un po’ meno puntare su Kastanos in quel ruolo. Riesce a trasmettere ai suoi aggressività e combattività. Avanti cosi