Per la Paganese la gara inizia in modo simile alla sfida contro il Portici, infatti dopo appena 3 minuti si ritrova in vantaggio grazie al solito De Felice. Maggio scappa via, serve il numero 11 che a tu per tu con Mejri fa 14 centri in stagione. Gli ospiti continuano ad essere padroni del campo ed assediare l’area dei sardi. Al 25′ D’Agostino con un tiro cross impensierisce la retroguardia avversaria, ma Di Pietro fa buona guardia e riesce a respingere. 10 minuti più tardi l’Ilvamaddalena resta in 10 per espulsione diretta ai danni di Di Pietro che commette un fallo da ultimo uomo ai danni di Maggio. Al 44′ arriva il raddoppio azzurrostellato: angolo dalla destra, Di Somma è il più lesto di tutti e buca per la seconda volta Mejri. Passa un solo minuto ed è ancora la Paganese a creare scompiglio: De Felice lanciato in rete viene atterrato dall’estremo difensore sardo e per il direttore di gara è calcio di rigore. Dagli 11 metri si presenta il mago D’Agostino che non sbaglia e porta i suoi sul 3-0 dopo 45 minuti di gioco.
Nella ripresa i ritmi si abbassano. I padroni di casa provano a dare una scossa al match effettuando un triplice cambio, ma è sempre la squadra di mister Giampà ad essere padrona del campo. L’Ilvamaddalena prova ad affidarsi a delle ripartenze timide che, però, non impegnano praticamente mai Moro. Allo “Zichina” la gara sembra essere già finita, ma c’è ancora spazio per la quarta rete a tinte biancoazzurre: Caiazzo, all’ultimo minuto di recupero, calcia e dopo una deviazione la palla termina in rete. Al triplice fischio gli ospiti raccolgono i 3 punti, mentre continua il digiuno da vittorie per i sardi che dura ormai da 8 partite.
Fin qui i successi in campo della capolista Paganese. Fuori invece ci sarebbero problemi da risolvere. Qualche giorni fa, summit tra il sindaco De Prisco e il patron Trapani, Il motivo ? Necessità di capitali freschi per portare a degna conclusione l’ultima parte di campionato. Già mobilitati professionisti e imprenditori per una somma sostanziosa, che dovrebbe evitare il mettere a rischio la corsa verso il meritato ritorno immediato in Serie C.