Punto di domanda di qualcuno: dovremmo sostenere degli uomini che sfruttano il corpo delle donne per comprarsi un figlio? Come mai la battaglia per legalizzare lo sfruttamento del corpo di una donna è così più diffusa di quella per l’adozione da parte di coppie omosessuali? Ah, che sciocca: perché un figlio deve avere il dna di uno dei “padri”, altrimenti non è figlio, vero? Ah, e il discorso che una donna è legalmente obbligata a dichiarare chi è il padre del bambino, quando partorisce, anche questo facciamo finta di dimenticarcelo? È veramente disgustoso che un intero sistema patriarcale voglia essere tenuto su con le unghie e con i denti facendolo passare come “diritto delle coppie omosessuali”. Del resto, gli uomini omosessuali non brillano per femminismo. Il mio punto di vista: la pratica della gpa ( io sono contraria) non è utilizzata solo da coppie omosessuali, anche molti eterosessuali utilizzano la gestazione per altri. Un figlio in carne ed ossa va tutelato sempre, il bene primario è sempre del minore, si dichiari illegale la gpa non si puniscono i bambini. Altro appunto che qualcuno muove: chi compra i bambini e i corpi delle donne come se fossero merci non ha nessun sentimento d’amore ma solo di possesso. Io rispondo così: e si puniscono i bambini, ma stiamo impazzendo, due donne possono riconoscere il figlio e due etero anche e due uomini no? Questi bambini esistono, non sono astratti esistono in carne ed ossa e vanno tutelati. Il diritto del minore è sempre il bene primario.
E ora chiudiamo memorizzando un bel post. “Ieri il Prefetto di Milano ha comunicato al Sindaco, con una circolare arrivata dal Ministero dell’Interno, che deve bloccare la registrazione anagrafica del genitore “non genetico” delle coppie omosessuali. Ovvero si registra solo il genitore che ha donato lo sperma o l’ovulo, e l’altro no. Avete presente quando nessuno si spiega come sia stato possibile arrivare a cose orribili come le leggi razziali? Beh, un sentiero è fatto di tanti passi e continua fino a quando chi cammina non si ferma. nel nostro caso specifico, i piccoli passi che portano alla disumanizzazione del nostro Paese sono esattamente questi. Prima ti concentri contro le ONG, poi fai lo show contro le case occupate, poi la guerra contro Cospito, poi il decreto contro i la protezione sussidiaria, poi la circolare contro i figli comunità LGBTQI+, e poi vai avanti per la tua finché non scivoli o arrivi dove volevi arrivare. Minimizzare tutto ciò, è un grave errore: non sono politiche di facciata né specchietti per le allodole. sono strumenti di umiliazione e vessazione continua, e soprattutto la cosa più schifosa è che sono un allenamento quotidiano che il Governo impone all’Opinione Pubblica.