
In tre anni un sogno è diventato realtà. San Marzano calcistica per la prima volta nella storia in un campionato nazionale: l’anno prossimo giocherà in D, traguardo raggiunto con ben 4 giornate d’anticipo sulla chiusura della stagione regolare di Eccellenza. Festa da goleada a Sarno: 14-0 alla Virtus Avellino con gol così distribuiti: 8’pt Montoro, 15’pt Velotti; 20’pt, 22’pt e 32’pt Prisco, 25’pt Marotta; 42’pt, 38’st rig. e 47’st Camara; 4’st e 7’st Esposito, 14’st Fernando; 16’st e 31’st Elefante. I numeri generali: 77 punti; 24 vittorie, 5 pareggi, una sola sconfitta, 95 gol all’attivo, 13 al passivo.
Nei decenni scorsi il massimo era stato raggiunto dal compianto Lorenzo Pagano, che tenne con onore i marzanesi in Eccellenza per qualche anno (lanciando allenatori come Roberto Pidone, Giampiero Nocera e Giovanni Buonaiuto oltre che talenti come Marrazzo e Prisco in sinergia con la scuola calcio del professore Maiorino). Tre anni fa, patron Felice Romano, amante di bocce e di musica, scelse di compiere il grande passo. Un passo da Regina, restando in tema con un marchio imprenditoriale conserviero che fattura centinaia di milioni di euro soprattutto sul mercato americano). Costruisce uno squadrone per la Promozione affidandolo a Ciccio Messina. Poi il Covid ferma tutto. Ma Romano rilancia la sfida. Compra il titolo di Eccellenza del Gragnano, prende come mister Egidio Pirozzi, allestisce uno squadrone (Meloni segna in quantità industriale, Matude ci mette l’esperienza possibile come Spinola e Dentice). Va bene ma non benissimo: vince la Coppa Italia fase Campania, arriva in campionato alle spalle della poi promossa Angri, scoppia negli spareggi nazionali per la D. Romano va avanti, vuole la D malgrado l’assenza di uno stadio all’altezza delle ambizioni e il doversi per forza di cose trasferire le gare interne prima ad Angri e poi a Sarno.
Altro squadrone allestito, tante novità con Manuel Lettieri a rappresentare la continuità, Franco Fabiano in panchina (col vice di lusso Marcello Esposito ma anche con la collaborazione di Raffaele Oliva, Pasquale Del Franco e Tommaso Bianco). Stavolta la musica è diversa. L’attacco è allestito alla perfezione con il genietto Marotta, lo spietato Castagna, il gigante Esposito, il duttilissimo Elefante, la vecchia volpe Prisco e il velocista Camara. In mezzo al campo c’è ampia scelta tra capitan Lettieri, l’espertissimo Nuvoli, il metodista Tarascio, la rivelazione Montoro, il tuttofare Marzano. Dietro, bis di gran campionato per il giovane Palladino tra i pali ma anche di Di Girolamo, Riccio, Velotti, Chiariello e Armeno oltre che di Dentice e Fernando. Aggiungiamo pure i giovanotti veri; Tranchino, Casillo, Aiello, Ragone. Quando si vince, il merito è dello staff intero. Citazioni allora per Antonio Langella, Mirko Scermino, Giovanni Vitiello, Michele De Bellis, Giuliano Pisciotta, Michele Caso e Mattia Annunziata. Arriva la Coppa Italia Campania bis, con possibilità ancora di stretta attualità di andarsi a prendere anche la coppa nazionale. Oggi, finalmente, è tempo di vittoria in Eccellenza e quindi con largo anticipo di promozione in D, con tanto di maxi-schermo in piazza (con successivi primi festeggiamenti) per seguire a distanza la squadra impegnata a Ottaviano contro il Carotenuto. Dopo la festa, il futuro: Romano vuole fare grandi cose anche in D ma c’è bisogno di sveltire i tempi per la ristrutturazione totale dell’impianto marzanese (nel frattempo partite interne a Pagani, Sarno o nel civettuolo nuovo impianto di Striano ?). La promessa della sindaca Zuottolo, ormai tifosissima, c’è da tempo: occorre bisogna trasformarla in certezza lavorando con l’intera amministrazione comunale.
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