In una sanità, quella della regione Campania, che fa fatica a trovare fondi e risposte alle sue esigenze, in una battaglia anche personale condotta dal presidente della regione Campania Vincenzo De Luca, il reparto di endoscopia operativa dell’azienda ospedaliera universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, situato presso il plesso ospedaliero satellite ‘Gaetano Fucito” di Mercato San Severino(Sa), diventa modello da esporre per esaltare le best practice. Il reparto già aperto e funzionante ha ricevuto oggi la visita del governatore, che con i fondi della regione ha consentito la nascita qui del ‘Centro di Riferimento Regionale per la patologia bilio-pancreatica(del. R.C.n 396 del21/09/2021), diretto dal Dott. Attilio Maurano.Presenti il Direttore Generale Dott. Vincenzo D’ Amato, il Direttore Medico di Presidio Dott. Luigi Memoli, i Sindaci ed amministratori locali dei comuni della Valle dell’Irno, tra i quali il sindaco di Mercato San Severino, Antonio Somma,di Baronissi, Gianfranco Valiante, di Fisciano, Vincenzo Sessa.
Come ha ricordato Maurano, presentando la struttura al Presidente De Luca, si effettuano interventi per neoplasie delle vie biliari e del pancreas, esami eco-endoscopici con biopsie del fegato e delpancreas, oltre a svariati interventi innovativi che consentono attraverso pratiche mininvasive di curare le patologie neo-plastiche e pre-neoplastiche del tubo digerente. Vengono curati pazienti che provengono da tutti gli ospedali della Regione, nella logica di fornire prestazioni di elevatissima professionalità ai cittadini della Campania, senza doverli costringere alla migrazione sanitaria. Il servizio funziona sulle 12 ore e assicura emergenze notturne e festive. A breve è prevista l’apertura di sei posti letto che consentiranno anche ai pazienti che provengono da fuori regione, di essere dignitosamente accolti e curati. Nel suo intervento con i giornalisti invece il presidente della regione Campania è ritornato sulla battaglia in corso per far valere le ragioni della sanità campana e anche le critiche al comitato per definire i Lep, i livelli essenziali di prestazione, istituito dal ministro Calderoli. Ma da parte di De luca non ci sono state buone parole neanche per il ministro Schillaci.