Sono almeno sette i trasferimenti di calciatori sull’asse Lazio-Salernitana finiti sotto la lente d’ingrandimento della Procura della Repubblica di Tivoli. Nell’inchiesta, coordinata dal procuratore Francesco Menditto e dai sostituti Lelia Di Domenico e Filippo Guerra, sono indagate in concorso sette persone per false comunicazioni sociali: il presidente della Lazio, Claudio Lotito, il consigliere delegato Marco Moschini, il direttore amministrativo Marco Cavaliere, il direttore sportivo dei biancocelesti, Igli Tare, gli amministratori unici della Salernitana, Luciano Corradi e Ugo Marchetti (in carica da giugno 2021 a gennaio 2022) e il direttore sportivo dei granata Angelo Mariano Fabiani.

La Salernitana del presidente Danilo Iervolino, in una nota, ha spiegato che i fatti oggetto d’indagine riguardano la vecchia proprietà. Le contestazioni, infatti, vanno dal 2017/2018 al 2020/2021, epoca in cui Salernitana e Lazio erano collegate dalla multiproprietà tramite Claudio Lotito, presidente biancoceleste e multi-patron dei granata.

L’ipotesi che la Procura di Tivoli contesta agli ex dirigenti del cavalluccio marino è che abbiano appostato in bilancio plusvalenze fittizie attraverso valutazioni artefatte di giocatori di proprietà che sono stati venduti alla Lazio. Il tutto al fine di far figurare risultati positivi di esercizio per consentire l’iscrizione ai campionati di calcio della società granata. Di contro la Lazio avrebbe indicato nelle dichiarazioni dei redditi annuali dei costi gonfiati e avrebbe falsato il valore patrimoniale della società, facendo figurare a bilancio valori di acquisto dei calciatori spropositati rispetto al valore di mercato del singolo atleta.

Sette, per il momento, le operazioni di compravendita sull’asse Salernitana-Lazio finite all’attenzione della Procura di Tivoli. In particolare gli inquirenti vogliono vederci chiaro sui passaggi in biancoceleste di Mattia SprocatiTiago CasasolaAndrea Marino, Emanuele Cicerelli, Mattia Novella, Biagio Morrone e Jean Daniel Akpa Akpro. Non a caso è stata disposta la perquisizione nelle sedi di Lazio e Salernitana per acquisire contratti e documenti economici relativi alle operazioni di compravendita. Carte necessarie per ricostruire le trattative effettuate tra le due società e, in particolare, gli accordi siglati tra i club, le comunicazioni ed i pagamenti effettuati per la compravendita dei calciatori. Materiale che oggi è stato acquisito dai finanzieri del nucleo economico-finanziario di Roma nelle sedi di Lazio e Salernitana. Le Fiamme Gialle hanno sequestrato materiale sia in forma cartacea che digitale, dal quale proveranno a ricavare elementi utili per capire se ci siano state plusvalenze fittizie sull’asse Salernitana-Lazio. Un nuovo terremoto giudiziario che rischia di abbattersi sul mondo del calcio.