La notizia è ufficiale Cava de Tirreni avrà l’Ospedale di Comunità. Un nostro obbiettivo politico da sempre finalmente raggiunto. Uscimmo dalla maggioranza perché allora non si credeva possibile raggiungere questo obiettivo. Dicevano che era impossibile ma ci abbiamo sempre creduto e lavorato perché questo avvenisse. Pazzi, visionari ci hanno chiamavano così;ma la lotta paga sempre. Ha pagato per l’ecografo anche oggi abbiamo avuto ragione. L’Ospedale di Comunità è una struttura sanitaria di ricovero della rete di assistenza territoriale e svolge una funzione intermedia tra il domicilio e il ricovero ospedaliero. Costruzione entro il 2026 tramite soldi del PNRR.
Questa battaglia viene da molto lontano, da quando in un piccolo garage il Dottore Francesco Musumeci con il collega Maurizio di Domenico e una serie di Cittadini (tra cui Antonio Pisapia ) costruivamo l’ipotesi di una sanita aperta al territorio, un ipotesi che fu anche fatta propria dal dottore Walter Di Munzio e che nel corso degli anni ha vissuto fasi alterne. Dopo il fallimento dell’ ipotesi di un’ ospedale specializzato (Siemens), era l’unica possibilita’ per un protagonismo provinciale di Cava de Tirreni. Quello infatti era il tempo in cui il livello dei nostri servizi sociali era altissimo(a quel tempo non vi era un comune che non utilizzasse i i nostri protocolli). C’è stato chi ci ha creduto e chi invece no. Per cui anche io, e credo giustamente, rivendico il punto centrale per il quale siamo scesi in campo, nonostante le perplessità. Ma era giusto farlo ed il risultato ci ha dato ragione. Il covid ha dimostrato nel caos delle vaccinazioni e nell’isolamento dei medici di base l’urgenza di una risposta del territorio sul territorio. Un particolare personale grazie va anche ai nostri amici dell’ASL in un silenzioso lavoro che va dall’ Ospedale alla Casa di Comunita’ ( per chi lo ricorda bisognava farla sulla statale per Nocera). Questo lavoro che rendera’ possibile la strutturazione di un polo/ cittadella sanitaria, in un unica area già di proprietà dell’ASL in modo da accorpare tutti i servizi. Ma il lavoro non è finito, bisognerà vegliare e stimolare la prossima futura amministrazione perche’ quello spazio si riempia di professionalita’ e contenuti. Ci vorrà partecipazione dal basso come si richiede per ricevere i fondi del PNRR e l’integrazione socio-sanitaria della nostra sanita.
Oggi è una bellissima giornata ed io sono molto emozionata. Adesso pensiamo alla Casa Del Parto.
Dott.ssa Filomena Avagliano consigliera comunale