Si è conclusa, tra gli applausi, la stagione teatrale 2022 – 2023 organizzata al Teatro “Luigi De Lise” dal Comune di Sarno e dalla Sarno Servizi Integrati, con lo spettacolo del geniale sassofonista napoletano, Marco Zurzolo, tratto dal libro di cui è autore “I Napoletani non sono romantici”, la cui presentazione aveva aperto la rassegna letteraria “Settembre Libri”, giunta ormai al suo nono anno ed organizzata altresì dall’Amministrazione Comunale.
La musica del sassofono di Zurzolo è il “fil rouge” che ha unito le due manifestazioni culturali ma anche popolari, in quanto vedono sempre un grande afflusso di pubblico che riempie di gioia e ci fa comprendere di aver lavorato bene e ci spinge a fare anche meglio per la prossima stagione teatrale, perché questi eventi richiamano pubblico che proviene anche da paesi vicini, con influenze positive anche sull’economia e sulle attività commerciali.
Si sono esibiti sul palcoscenico del Teatro De Lise in questi anni, artisti come Giancarlo Giannini, Milena Vukotic, Massimiliano Gallo, Biagio Izzo, Francesco Cicchella, Marisa Laurito, Ruggiero Cappuccio, Geppy Gleijeses, Carlo Buccirosso, Vanessa Gravina, Benedetto Casillo, Annarita Vitolo, Margherita Rago, lo stesso Maurizio De Giovanni, Mariano Rigillo, Paola Quattrini, il Balletto del Teatro San Carlo.
Il Teatro “Luigi De Lise” non è più un rudere abbandonato ma è ormai un “cantiere di idee” in quanto vede protagonisti anche le scuole, i docenti ed i loro studenti, come è accaduto, ad esempio, nella celebrazione della Giornata Internazionale della donna, è il palcoscenico di associazioni che perseguono importanti scopi sociali, come la significativa manifestazione organizzata per la Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo, che ha visto come meravigliosi interpreti “i figli delle fate”, è la casa ideale delle scuole di danza e di musica che operano nella nostra città, dove artisti in erba hanno la possibilità di esibirsi come dei professionisti.
Il “Sarno Film Festival” ha trovato la sua casa naturale proprio nel nostro bellissimo teatro.
Continueremo a lavorare ancora per voi, affinché la cultura, la recitazione, la musica, la danza, la bellezza possano trionfare sulle brutture della vita, rilanciando il nostro territorio e la nostra comunità.
“Con la cultura non si mangia” era una frase attribuita ad un noto ministro di qualche anno fa ma un altro Ministro ha scritto che “in un Paese come l’Italia che dell’intreccio tra arte, bellezza, storia, paesaggio ha fatto da secoli un tratto della propria identità, la cultura può e deve essere non solo una leva di crescita civile e democratica, ma un fattore strategico per uno sviluppo economico sostenibile, una chiave possibile, dopo la pandemia e le sue conseguenze sanitarie e sociali, per iniziare a scrivere il dopo, con uno sguardo lungo, dotato di respiro” (Dario Franceschini).
organizzata al Teatro “Luigi De Lise” dal Comune di Sarno e dalla Sarno Servizi Integrati, con lo spettacolo del geniale sassofonista napoletano, Marco Zurzolo, tratto dal libro di cui è autore “I Napoletani non sono romantici”, la cui presentazione aveva aperto la rassegna letteraria “Settembre Libri”, giunta ormai al suo nono anno ed organizzata altresì dall’Amministrazione Comunale.
La musica del sassofono di Zurzolo è il “fil rouge” che ha unito le due manifestazioni culturali ma anche popolari, in quanto vedono sempre un grande afflusso di pubblico che riempie di gioia e ci fa comprendere di aver lavorato bene e ci spinge a fare anche meglio per la prossima stagione teatrale, perché questi eventi richiamano pubblico che proviene anche da paesi vicini, con influenze positive anche sull’economia e sulle attività commerciali.
Si sono esibiti sul palcoscenico del Teatro De Lise in questi anni, artisti come Giancarlo Giannini, Milena Vukotic, Massimiliano Gallo, Biagio Izzo, Francesco Cicchella, Marisa Laurito, Ruggiero Cappuccio, Geppy Gleijeses, Carlo Buccirosso, Vanessa Gravina, Benedetto Casillo, Annarita Vitolo, Margherita Rago, lo stesso Maurizio De Giovanni, Mariano Rigillo, Paola Quattrini, il Balletto del Teatro San Carlo.
Il Teatro “Luigi De Lise” non è più un rudere abbandonato ma è ormai un “cantiere di idee” in quanto vede protagonisti anche le scuole, i docenti ed i loro studenti, come è accaduto, ad esempio, nella celebrazione della Giornata Internazionale della donna, è il palcoscenico di associazioni che perseguono importanti scopi sociali, come la significativa manifestazione organizzata per la Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo, che ha visto come meravigliosi interpreti “i figli delle fate”, è la casa ideale delle scuole di danza e di musica che operano nella nostra città, dove artisti in erba hanno la possibilità di esibirsi come dei professionisti.
Il “Sarno Film Festival” ha trovato la sua casa naturale proprio nel nostro bellissimo teatro.
Continueremo a lavorare ancora per voi, affinché la cultura, la recitazione, la musica, la danza, la bellezza possano trionfare sulle brutture della vita, rilanciando il nostro territorio e la nostra comunità.“Con la cultura non si mangia” era una frase attribuita ad un noto ministro di qualche anno fa ma un altro Ministro ha scritto che “in un Paese come l’Italia che dell’intreccio tra arte, bellezza, storia, paesaggio ha fatto da secoli un tratto della propria identità, la cultura può e deve essere non solo una leva di crescita civile e democratica, ma un fattore strategico per uno sviluppo economico sostenibile, una chiave possibile, dopo la pandemia e le sue conseguenze sanitarie e sociali, per iniziare a scrivere il dopo, con uno sguardo lungo, dotato di respiro” (Dario Franceschini).