Lo ha detto il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, parlando a Salerno di autonomia differenziata. “Facciamo attenzione perché se va avanti questa linea il Sud è perduto, noi non abbiamo più le risorse minime indispensabili per salvaguardare i grandi servizi di civiltà e creare investimenti. Siamo ad un passaggio drammatico nella vita del nostro Paese. Ma sembra che siano tutti indifferenti“.
“Ricordo con indignazione il modo in cui abbiamo risposto alle osservazioni che faceva il cardinale Parolin quando qualche anno fa si parlava della legge Zan“. Ha proseguito Vincenzo De Luca parlando di diritti civili. “La risposta che ha avuto il cardinale Parolin è stata talmente volgare e banale da parte della sinistra italiana che io mi sono scandalizzato. Cioè di fronte a temi così eticamente sensibili e delicati, un cardinale e segretario di Stato solleva degli interrogativi e si vede rispondere in maniera volgare. Non è possibile affrontare questi temi senza avere capacità di ascolto, senza capire anche il dubbio e il tormento del mondo cattolico del nostro Paese, perché questi dubbi toccano la coscienza di tutte le persone umanamente sensibili. Non c’entrano con la Chiesa o con la liturgia. C’entrano con i valori umani e profondi“.
“L’immigrazione non può essere un tema di battaglie ideologiche o di banalizzazione. Noi dobbiamo avere un punto di riferimento che è l’accoglienza, la solidarietà umana, la salvezza per chi viene in mare, a prescindere da tutto. Ma dobbiamo anche sapere che c’è un punto limite oltre il quale lo Stato italiano non ce la farà a governare questo problema“. Ha concluso il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, intervenendo a Salerno nel corso del Convegno nazionale delle Caritas diocesane.