Si infrange sul ferro il sogno della Givova Scafati di battere la capolista Virtus Segafredo Bologna tra le mura amiche della Beta Ricambi Arena PalaMangano in occasione della ventisettesima giornata di campionato.
Finisce 81-83 al termine di una gara bella, divertente ed entusiasmante che, al di là di ogni pronostico, la compagine dell’Agro ha giocato a testa alta, con gagliardia e sfacciataggine, restando sempre aggrappata all’avversario, a cui non è mai stato concesso un vantaggio molto ampio, riservandosi anche il tiro della vittoria, solo sfiorata, dinanzi a circa 3500 spettatori.
Coach Sacripanti ha preparato la sfida in maniera tatticamente perfetta, imbrigliando l’avversario fino al suono della sirena. Non è arrivato il successo, ma il team caro a patron Longobardi ha comunque strappato gli applausi dei supporters gialloblù.
LA PARTITA
La novità assoluta è Imbrò nello starting five; insieme a Thompson, trascina la Givova Scafati nei primi minuti della sfida in cui la risposta ospite è tutta nei tiri dalla lunga distanza di Hackett e Belinelli (9-9 al 3’). I locali giocano in maniera lucida, selezionando bene le soluzioni di tiro, così al 6’ sono avanti 14-9, nonostante la fisicità di Shengelia e soci. I due tecnici cominciano ad affidarsi agli uomini della panchina: coach Scariolo trova canestri importanti da Mickey, mentre Sacripanti si affida al solito Logan, terminando avanti 18-15 la prima frazione.
L’equilibrio regna sovrano anche nei primi minuti del secondo quarto in cui i quintetti in campo si fronteggiano alla pari (bene Rossato e Teodosic), con buone giocate da una parte e dall’altra che divertono il pubblico presente (26-24 al 13’). I ritmi rallentano con il trascorrere dei minuti. Ne approfittano le V nere per chiudere ogni spiraglio difensivo e sfruttare al massimo il fisico e le superiori qualità balistiche per mettere il naso avanti 27-36 al 17’, grazie alla mano calda di Hackett dalla lunga distanza. Il buon momento dei viaggianti è corroborato dal parziale di 3-20 costruito in circa sei minuti, che vale la doppia cifra di vantaggio (29-41 al 18’; 58% di realizzazione da tre punti). Poi però Pinkins si erge a protagonista e trascina i suoi, bravi a chiudere sotto di sole sei lunghezze all’intervallo (37-43).
Al ritorno in campo c’è una sola squadra, quella emiliana, che approfitta degli errori degli avversari in ambedue le metacampo e si porta avanti 39-50 al 24’. La risposta gialloblù è affidata a Imbrò e Okoye (45-50 al 25’), ma, nonostante l’impegno e la collaborazione di capitan Rossato, le distanze restano pressocché invariate col trascorrere dei minuti (53-57 al 28’), tenendo aperta e viva la contesa. La pressione difensiva a tutto campo degli scafatesi non sortisce gli effetti desiderati e alla fine del terzo quarto il punteggio sorride sempre ai bolognesi (59-64).
Dopo alcuni minuti di sostanziale botta e risposta, i bianconeri stringono le maglie difensive, ostacolano ogni tiro avversario e in attacco selezionano bene le scelte, trovando un buon vantaggio 62-71 al 34’. Coach Sacripanti chiama time-out. I suoi uomini, trascinati dai quasi 3500 sugli spalti, accorciano fino al -3 (68-71 al 36’) e poi, grazie a Logan, fino al -2 (74-76 al 38’). E tale è il distacco anche ad 11’’ dalla sirena, dopo una tripla di Pinkins (81-83). Il fallo in attacco di Belinelli regala l’ultimo possesso a Scafati, che però fallisce con Rossato la tripla del successo sulla sirena, tra gli applausi scroscianti del popolo gialloblù.
LE DICHIARAZIONI
Il capo allenatore Stefano Sacripanti: «Stone non ha completamente recuperato dall’infortunio muscolare all’adduttore, non lo abbiamo voluto rischiare ed abbiamo preferito far giocare Krampelj, che si allena sempre con ardore e che ha disputato una buona prestazione contro una squadra che, avendo una grande fisicità, non mi ha fatto disdegnare la scelta di avere a disposizione un lungo in più. Quando si gioca contro formazioni così forti, bastano pochi errori, come quelli che abbiamo commesso nel secondo quarto, per subire un parziale che poi ci ha pesato per l’intera gara e che poteva costarci anche molto più caro. Non potevamo competere con Bologna giocando un possesso dopo l’altro, quindi ho cercato di allungare la difesa a tutto campo, per toglierli dalle posizioni e per permetterci di avere Hannah e Logan insieme in campo, nonostante la loro inferiore fisicità rispetto ai pariruolo avversari. Ci è sempre mancato quel guizzo che ci poteva permettere di mettere il naso avanti, perché siamo stati fermati da qualche fischio arbitrale. Li abbiamo messi in difficoltà, ma poi abbiamo perso per un tiro fallito sulla sirena, sebbene sia stato ben costruito. Abbiamo disputato un’ottima partita e ai miei giocatori non potevo chiedere di più, tranne qualche errore e palla persa di troppo nel secondo quarto».
I TABELLINI
GIVOVA SCAFATI 81 – 83 VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA
GIVOVA SCAFATI: Okoye 5, Sangiovanni n. e., Mian, Krampelj 6, Hannah 2, Pinkins 12, De Laurentiis 4, Rossato 15, Imbrò 9, Thompson 15, Tchintcharauli n. e., Logan 13. Allenatore: Sacripanti Stefano. Assistenti Allenatori: Ciarpella Marco, Mazzalupi Emanuele.
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA: Faldini n. e., Belinelli 11, Pajola 3, Bako 5, Shengelia 15, Hackett 15, Menalo, Mickey 9, Camara n. e., Weems 7, Ojeleye 2, Teodosic 16. Allenatore: Scariolo Sergio. Assistenti Allenatori: Diana Andrea, Serravalli Alberto, Squarcina Iacopo.
ARBITRI: Attard Beniamino di Priolo Gargallo (Sr), Bongiorni Andrea di Pisa, Grigioni Valerio di Roma.
NOTE: Parziali: 18-15; 19-28; 22-21; 22-19. Falli: Scafati 25; Bologna 24. Usciti per cinque falli: nessuno. Tiri dal campo: Scafati 25/67 (37%); Bologna 26/60 (43%). Tiri da due: Scafati 15/36 (42%); Bologna 16/36 (44%). Tiri da tre: Scafati 10/31 (32%); Bologna 10/24 (42%). Tiri liberi: Scafati 21/25 (84%); Bologna 21/25 (85%). Rimbalzi: Scafati 42 (17 off.; 25 dif.); Bologna 37 (10 off.; 27 dif.). Assist: Scafati 20; Bologna 17. Palle perse: Scafati 13; Bologna 14. Palle recuperate: Scafati 10; Bologna 8. Stoppate: Scafati 2; Bologna 2. Spettatori: 3.500 circa.