In campo un investimento complessivo di 7,3 miliardi di euro, di cui circa 1,3 miliardi di investimenti pubblici. Al 2030 lo stabilimento di Douvrin impiegherà circa 2mila persone.
Con la gigafactory di Acc in Francia «cominciamo una nuova fase, la produzione di batterie. Se cadremo, se avremo dei problemi, ci rialzeremo. Abbiamo la capacità di risolvere i problemi». Così Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis, durante l’inaugurazione del primo sito produttivo di batterie in Europa della jv tra Stellantis, Mercedes e TotalEnergies, parlando di una «trasformazione darwiniana», che si sta verificando nel settore automotive a livello globale e che Stellantis, attraverso il progetto delle batterie punta a vincere. Inoltre, ha continuato Tavares, con le gigafatory come quella di Douvrin, «contribuiremo all’ambizione europea di produrre il 23% della produzione mondiale di batterie», ricordando che nel piano Dare forward al 2030 di Stellantis «prevede 75 nuovi modelli elettrici».ima gigafactory europea per la produzione di batterie per auto elettriche.
Lo stabilimento parte con una produzione annua di 13,4 Gwh e al 2030 arriverà a produrre 40 GWh l’anno. Il sito si sviluppa su 34 ettari e sarà diviso in tre blocchi, il primo dei quali parte oggi, 30 maggio 2023. Al 2030 si prevede che impiegherà circa 2mila persone. «Qui siamo nel futuro». Così John Elkann, presidente di Stellantis, a margine dell’inaugurazione dell’impianto realizzato da Acc, la jv paritetica tra Stellantis, Mercedes-Benz e TotalEnergies a Douvrin, nel Nord Est della Francia. «È un grande progetto europeo», ha aggiunto Elkann, con riferimento al fatto che questa è solo la prima delle tre gigafactory che Acc realizzerà in Europa. La seconda sarà in Germania e la terza in Italia, a Termoli, per un investimento complessivo di 7,3 miliardi di euro, di cui circa 1,3 miliardi di investimenti pubblici.
All’inaugurazione hanno partecipato, per l’Italia, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso; per la Francia Bruno Le Maire, ministro dell’Economia, Agnes Pannier-Runacher, ministra della Transizione energetica, e Roland Lescure, ministro delegato dell’Industria; per la Germania, Volker Wissing, ministro dei Trasporti. Per le società sono intervenuti Yann Vincent, ceo di Acc, Ola Kallenius, ceo di Mercedes-Benz, Patrick Pouyanne, ceo di TotalEnergies e Carlos Tavares, ceo di Stellantis, arrivato accompagnato dal presidente Elkann.
Il prossimo passo di Acc è la gigafactory di Kaiserslautern in Germania, che è previsto avvierà la produzione nel 2025, e poi quella di Termoli, in Italia, la cui produzione dovrebbe iniziare nel 2026. Al 2030, tutte e tre le gigafactory avranno una produzione annuale di 40 GWh, per una produzione complessiva di 120 GWh, pari a circa 2,5 milioni di batterie che andranno a equipaggiare le auto elettriche di Stellantis e di Mercedes-Benz.
La stima per Termoli attualmente è di circa 1.800 che potranno salire a 2mila quando sarà a pieno regime. «Attualmente le batterie rappresentano circa il 40% del costo di una auto elettrica e la maggior parte sono fatte in Asia», ha spiegato Yann Vincent, ceo di Acc, aggiungendo che Acc è la «risposta» a molte sfide, tra cui «il controllo della catena produttiva e il ritorno a una vera sovranità industriale». .
La normativa europea sull’Euro 7 «è inutile, dobbiamo dimenticarla. Non dobbiamo spendere i soldi su norme che né la Cina né gli Usa impongono ai loro player». Così il ministro francese dell’Economia, Bruno Le Maire, intervenendo all’inaugurazione. «Dobbiamo dirottare i fondi verso le nuove tecnologie» non spenderli «su tecnologie vecchie», ha aggiunto Le Maire.