Non ne ho fatto una tragedia, ma Gloria che ha 17 anni, dice che smetterà. Ma non ora perché forse le piace. È così che ho saputo che la «mia» ragazza/bambina fumava. Nessuna difesa, nessuna scusa.
Ieri come oggi. Silenzio. Chissà perché sulle sigarette gli adolescenti restano zitti. guardano con quegli occhioni, quasi non capiscano. «Ma sì mamma, cosa vuoi che sia? Smetto quando voglio. Non è l’ alcol». E aggiungono, quasi sempre: «Anche tu fumavi no? E poi hai smesso». Poi è inutile, ma proprio inutile, spiegar loro che smettere non è esattamente una passeggiata.
Per non parlare dei danni. Quante volte le potrei dire: «Ma scusa non vedi le immagini sul pacchetto?. E quello che è successo al nonno, a zio Peppe, alla zia, non ti ha fatto capire nulla? Per le ragazze poi è veramente distruttivo, porta a problemi respiratori seri e di infertilità». Non risponde, convinta che a lei e a tutti i ragazzi non possa mai succedere nulla. Perché è anche vero che a loro di malattie e di morte si parla poco.
Nella nostra famiglia mio padre ha sofferto tantissimo per i danni del fumo, ha sputato sangue per metastasi ai polmoni, non respirava più alla fine, senza ossigeno, ha avuto una morte orrenda, terribile. Zio Peppe ha scoperto di avere un microcitoma, detto cancro delle sigarette, un cuore malandato per il fumo, morto prima di paura e poi sul colpo. Poco tempo fa stessa sorte è toccata ad una persona di 51 anni che conoscevo a Milano. Poi una cara zia che è morta sotto i ferri, perché anche superare un’anestesia diventa difficilissimo se hai polmoni e cuore compromessi.
Insomma si sottovalutano i danni del fumo, io stessa l’ho fatto per 25 anni e se potessi tornare indietro quante cose non rifarei. Ma non è la paura della morte, Gloria non ne ha, dice. Allora che peso diamo alla vita, alle cose che potremmo fare in futuro?
Lo so, sembrano discorsi noiosi fatti ad una giovane, però il buon senso deve pur esserci nel suo intimo: e il mio, dove si è nascosto per 25 anni? Proprio per questo non vorrei che lei fosse come me, vittima e carnefice del suo destino, anche se è una sigaretta ogni tanto.
Fumare non porta alcun vantaggio: non ti fa sentire più grande, più accettata dal gruppo di fumatrici della tua classe o della comitiva, anzi, ti fa venire rughe, denti gialli e alitosi nell’immediato e il cancro dopo un po’, come hai appurato in famiglia più volte.
Smetti ora che sei in tempo, che i danni non sono irreversibili e se non ci riesci ci siamo noi genitori, ci sono esperti psicoterapeuti, ci sono cose migliori di una vita mandata in fumo.
Tua madre
Annalisa Capaldo