In una cultura apertamente maschilista che dà risalto alla virilità ed al vigore maschile, non è raro sentir parlare della dimensione “iconica” del pene: nella cultura occidentale infatti, sin dai tempi dell’impero romano, #lorganogenitalemaschile è stato paragonato a una spada, mentre l’etimologia del termine #vagina riconduce a guaina o fodero di spada.
A partire da questa rappresentazione dell’organo genitale maschile come una sorta di strumento invasivo, spesso viene giudicato dagli uomini per le sue dimensioni, piuttosto che per la sua capacità di provocare sensazioni piacevoli.Al contrario sembra che le donne si focalizzino maggiormente sulla dimensione #qualitativa più che su quella #quantitativa: appare evidente che un pene grande non è necessariamente il segreto della felicità sotto le lenzuola.
Sfatiamo perciò la correlazione tra un grande pene ed una grande prestazione sessuale: la dimensione infatti non significa possedere maggiori capacità di mantenere l’#erezione costante e prolungata oppure essere “predisposti” più di altri a poter avere un rapporto sessuale sempre e comunque in virtù della virilità maschile.
Detto questo quali sono le “normali” dimensioni di un pene? A livello clinico le dimensioni del pene degli uomini italiani è compreso tra 13-15 cm di lunghezza durante l’erezione e questa dimensione è più che sufficiente a favorire una stimolazione vaginale adeguata, dal momento che la lunghezza della vagina va in media dai 7 ai 13 cm.Esistono tuttavia situazioni particolari nelle quali le dimensioni del pene sono al di sotto di questi valori (circa 7-8 cm come nel caso di una condizione anatomica definita micropenia), ed altre dove le stesse vanno ben oltre ed in entrambi i casi ci sono vantaggi e svantaggi.
Spesso ciò che ci sembra nella norma ci rende sicuri, mentre tutto ciò che è fuori dalla normalità presunta ci influenza in maniera negativa, specialmente se la normalità è rappresentata da modelli della sessualità, come ad esempio i #porno che creano false aspettative e generano standard sessuali “distorti”.
Ricordate che la dimensione genitale non pregiudica la soddisfazione sessuale: nella sessualità l’organo privilegiato è il nostro cervello, la dimensione psicologica che, al di là delle dimensioni, ci permette di sperimentare e vivere sensazioni piacevoli ed appaganti durante la nostra attività sessuale.
Dott.ssa Filomena Avagliano-Sessuologa