
In una cultura apertamente maschilista che dà risalto alla virilità ed al vigore maschile, non è raro sentir parlare della dimensione “iconica” del pene: nella cultura occidentale infatti, sin dai tempi dell’impero romano, #lorganogenitalemaschile è stato paragonato a una spada, mentre l’etimologia del termine #vagina riconduce a guaina o fodero di spada.
A partire da questa rappresentazione dell’organo genitale maschile come una sorta di strumento invasivo, spesso viene giudicato dagli uomini per le sue dimensioni, piuttosto che per la sua capacità di provocare sensazioni piacevoli.
Al contrario sembra che le donne si focalizzino maggiormente sulla dimensione #qualitativa più che su quella #quantitativa: appare evidente che un pene grande non è necessariamente il segreto della felicità sotto le lenzuola.

Sfatiamo perciò la correlazione tra un grande pene ed una grande prestazione sessuale: la dimensione infatti non significa possedere maggiori capacità di mantenere l’#erezione costante e prolungata oppure essere “predisposti” più di altri a poter avere un rapporto sessuale sempre e comunque in virtù della virilità maschile.




Dott.ssa Filomena Avagliano-Sessuologa
