È un po’ di giorni che volevo scrivere questa cosa, ci ho riflettuto molto perché è comunque un risvolto molto personale ma, credo che alcune cose vadano condivise. Quando hai un figlio disabile ti si apre un mondo nuovo e sconosciuto, il sentimento che spesso prevale è la paura e la confusione.
Si viene circondati da specialisti, neuropsichiatri, psicologi, assistenti sociali, terapisti, insegnanti… La tua vita è passata al setaccio a volte con maglie strettissime, spesso purtroppo questi tecnici ti fanno sentire inadeguata. Ti fanno sentire in colpa, sembra che sempre ci sia un devi fare così, se il bambino fa così è perché tu non hai fatto bene o di più questo o quello. Ovviamente Winnicott va a farsi benedire, molte mamme non lo conoscono Donald, per questo a volte si crolla.
Poi vai a fare un controllo fuori dai tuoi specialisti e dopo ore di valutazione ti dicono, complimenti per il percorso scelto, le decisioni difficilissime fatte danno i loro frutti, va veramente a gonfie vele. Trasecoli. Un pochino per alcuni giorni questa consegna ti restituisce dignità, ti senti quasi meno una MDM.
Dura poco però perchè poi ritorni nell’ingranaggio e questo spesso ti rimacina. Teniamoci stretta quella sensazione di ho fatto ciò che potevo fare, e tiriamola fuori quando ci risentiremo a pezzi. Donald Winnicot tra le altre cose diceva: ” ogni madre sufficientemente buona lo sa quanto sia difficile capire cosa dice il nostro istinto, sa quanto sia difficile perdonarsi gli errori, sa quanta fatica, entusiasmo e volontà accompagnano la gioia di crescere un figlio.
Sono una madre sufficientemente buona e ne sono fiera. Ovviamente parlo di mamme perché io sono una mamma ma so che vale tale e quale per i papà
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