“Ma perché muoiono i figli? In ciò c’è una ingiustizia, perché per i genitori nei figli vedono oltre la loro vita. Vedono il futuro. Anche a Dio è morto il suo figlio unico, Gesù, ed è morto anche per i suoi discepoli, che erano i suoi amici. Anch’essi avevano perso la speranza. Ma gli occhi della Fede ci dicono e ci chiedono di vedere qualcosa di diverso . E se qualcuno cercasse facili consolazioni, forse ha sbagliato posto. Nella vita non contano, il lavoro, i soldi, ma conta amare ed essere amati. Perché Dio è amore. Se volete bene a Jemila immaginatela nella Pace. Certo avremmo voluta averla ancora con noi e viviamo tutto ciò come una ingiustizia. Noi abbiamo bisogno di un Salvatore, perciò chiediamo a Gesù che salvi noi insieme a lei”.
Non è la predica di oggi, è una considerazione da credenti. Assomiglia a una predica, ma resta poco consolatoria nel pomeriggio del tristissimo addio a Jemila, avvenuto in un pomeriggio a tratti piovoso e a tratti proteso ad aprirsi sul cielo della chiesa, in una San Valentino Torio, a lutto totale, scossa e in lacrime per il funesto incidente di domenica che ha portato via una ragazzina e il suo giovanissimo fidanzato Rosario, scossa e capace di commuoversi sul serio coi riti che accompagnano, purtroppo sempre più, gli addii prematuri al massimo, tra il bianco che prevale in tutto, tra qualche melodia che cerca di lenire il senso profondo di smarrimento e le magliette che celebrano un giorno tristissimo. Della predica di oggi del parroco Cirillo, ricordiamo: “Perchè la morte? Tanto più quando giunge a 14 anni è assurda e ingiusta” ?
Giovanissimi e inseparabili, in poche parole innamorati, al punto di lasciare tracce sui social sul loro “viversi”” Siamo una coppia perfetta, ti amo”, scriveva Jemila al suo Ciacio, si perché così lo chiamava. ” Ti ho detto mille volte che ti voglio con me sopra l’ altare scriveva lui. Secondo il desiderio dei familiari, resteranno insieme anche nella morte, sepolti in un campo d’amore che appare triste oggi chiamare cimitero. Gli amici hanno indossato delle maglie bianche con stampata una foto dei due fidanzati insieme.
Commoventi i messaggi d’amore che scorrono sul profilo tik tok dei due fidanzatini morti a poche ore uno dall’altro nell’ incidente avvenuto sull’autostrada A30, nel tratto che attraversa il comune di Mercato San Severino. Probabilmente a provocare lo sbandamento dell’auto, una Toyota Yaris, sarebbe stato lo scoppio di un pneumatico, sul quale sono in corso le indagini della Polstrada di Caserta, coordinate dalla Procura di Nocera Inferiore. Una tragedia della strada costata la vita a due adolescenti, Jemila Sonia Boulila, 14 anni, e il fidanzatino Rosario Langella, 16 anni. L’auto sulla quale viaggiavano insieme ai genitori e al fratellino della ragazzina, era finita contro un guard-rail, per poi ribaltarsi. La famiglia tornava da una gita religiosa a Pietrelcina. Restano gravissime le condizioni di Giusy Ruocco Sorrentino, 41 anni, e del figlioletto Mourad, 8 anni. La donna è ricoverata all’ospedale Loreto Mare di Napoli mentre il bambino lotta al Ruggi d’Aragona di Salerno. L’unico a non aver riportato ferite gravi è il marito Hedi Boulila, 34 anni, autotrasportatore, di origine tunisina ma nativo di Sarno.