Il Ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, accompagnato da Pasquale Aliberti ha visitato alcuni punti critici di Scafati, interessati dal problema degli allagamenti: via Longole e P.zza Garibaldi. Presenti, l’on. Fulvio Martusciello, il sen. Franco Silvestro e l’on. Lucia Vuolo. E’ stato fatto presente al Ministro Pichetto Fratin, anche attraverso la visione di video e immagini, che la questione degli allagamenti e del dissesto idrogeologico riguarda anche altre zone del territorio (via Terze, via Ortalonga…). In accordo con il Ministro sarà realizzato un report, anche con l’aiuto dei residenti e dei comitati, nel più breve tempo possibile, da portare al Ministero dell’Ambiente affinché si abbia la percezione di quello che accade a Scafati: un dramma che i cittadini vivono dal punto di vista sociale, economico, umano e sanitario. A fine sopralluogo si è deciso di non fermarsi per la conferenza stampa, così come prevista, al fine di evitare strumentalizzazioni di ogni tipo. Perché il tema deve riguardare il Sindaco, appena eletto, chiunque esso sia.
Il candidato sindaco di Scafati Rinasce, Pasquale Aliberti: “Premesso che la Regione rimane l’organo preposto ad eseguire i lavori di dragaggio del Fiume, sarà necessario un tavolo istituzionale presso il Ministero con la Regione Campania. C’è l’impegno da parte del Governo di trovare, grazie al “Decreto Siccità”, i finanziamenti per un progetto che comunque dovrà partire dalla Regione Campania. Nel caso in cui non dovesse esserci l’impegno della stessa Regione, da Sindaco chiederò il commissariamento di quella che è una competenza regionale, contemporaneamente chiederò un rafforzamento della Protezione Civile sul territorio con almeno 50 uomini per gestire le situazioni emergenziali; farò lavori in danno alla Regione, al Consorzio di Bonifica e naturalmente dopo aver avvisato il Prefetto della situazione provvederò ai lavori da farsi su Rio Sguazzatorio, di dragaggio di una parte di Fiume. Questo affinché si abbia una riduzione delle situazioni di allagamento di questi anni almeno per il prossimo inverno. In attesa dei i lavori del Grande Progetto Sarno o di un progetto diverso che possa essere la soluzione”.