Cremona: «Lo Stato italiano investa nelle scuole per cercare il nuovo Paolo Sorrentino»
Premiate al Multicinema Modernissimo tre opere spagnole e una argentina
La terza edizione del festival Omovies@School (www.omovies.school), Festival Internazionale di Cinema rivolto alle scuole e ai giovani, organizzato da iKen Onlus con la direzione artistica di Carlo Cremona, ha premiato le 4 opere vincitrici del concorso al gala di premiazione presso il Multicinema Modernissimo di Napoli. Insieme al direttore del festival Carlo Cremona hanno dialogato con gli studenti Mariano Gallo alias Priscilla di “Drag Race Italia”, Giuseppe Balirano, presidente del Claor – Centro Linguistico dell’Università L’Orientale e a capo del comitato scientifico del festival e Luigi Barletta dell’Accademia delle Belle Arti di Napoli.
La giuria degli studenti ha premiato come miglior documentario “Trazos Del Alma” (Spagna) di Rafa Arroyo, miglior corto fiction “Pensadero” (Argentina) di Matias Dinardoe e miglior corto d’animazione “El Sepulturero” (Spagna) di Juanca Arniz, premio speciale in memoria di Andrea Spezzacatena, 15enne morto suicida per bullismo, a “Cosas Que Contarte Antes De Un Túnel” (Spagna) di Nacho Ros.
«A scuola bisognerebbe imparare cosa significhi amare in senso esteso: dunque, non bullizzare, non usare violenza, ma accettare l’altro. Andrea Spezzacatena era un ragazzo di 15 anni che voleva soltanto vivere la sua vita come desiderava e oggi non c’è più perché non è riuscito a sopportare le vessazioni dei suoi coetanei. Con il festival premiamo le opere che vogliono sensibilizzare lo spettatore contro il bullismo nelle scuole», ha affermato Cremona, che con la sua associazione realizza anche i progetti corAcor – Napoli Rainbow Choir, il Pride, la casa accoglienza Lgbt “Questa Casa non è un Albergo” e il Rainbow Center Napoli. «Lo stato italiano deve finanziare le attività di cinema nella scuola, come accade in altri paesi europei, perché è proprio qui da questi ragazzi che nascono i Paolo Sorrentino del futuro, e la Regione Campania può essere leader nazionale e internazionale del cinema del futuro», ha concluso il direttore artistico.
Realizzato nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola promosso da MIC-Ministero della Cultura e MIM – Ministero Istruzione e del Merito, il festival si propone come incubatore culturale per la promozione di opere filmiche realizzate sia dalle scuole che da registi sulle tematiche del contrasto al bullismo, all’omofobia, alle violenze di genere, per identità di genere ed orientamento sessuale. Questa edizione ha visto 73 opere in concorso per un coinvolgimento di 18 paesi in tutto il mondo (Italia, Francia, Belgio, Spagna la maggior parte, Marocco, Sudan, Egitto, Iran, India, Arabia Saudita, Syria, Canada, Brasile, Argentina, Colombia, Venezuela, Cile, Messico).
L’offerta del festival prende corpo grazie alle sinergie con le eccellenze del territorio come l’Accademia delle Belle Arti di Napoli, che ha organizzato laboratori di cinema con i docenti Luigi Barletta e Gina Annunziata, l’Università L’Orientale – Dipartimento di Studi Letterari, Linguistici e Comparati, l’Associazione Riferimento Scuola, coinvolgendo gli istituti: ITI Marie Curie di Napoli, IIS Rocco Scotellaro di San Giorgio a Cremano, IIS SIANI di Napoli, IC Adelaide Ristori di Napoli, ITC Jacopo Nizzola di Trezzo sull’Adda in provincia di Milano.
Il tutto supervisionato dal comitato scientifico direttore dal professore Giuseppe Balirano e compsto dal direttore artistico del festival Cremona, da componenti dell’Università L’Orientale, Dipartimento Dipartimento di Studi Letterari, Linguistici e Comparati, con i docenti Katherine Russo, Anna Mongibello, Arianna Grasso, Marina Niceforo, Francesco Nacchia, Annalisa Raffone, Giuseppina Scotto di Carlo e i dottorandi Arianna Del Gaudio e Roberto Esposito, da Luigi Barletta e Gina Annunziata dell’Accademia delle Belle Arti di Napoli e da Immacolata Iadicicco e Monica Cacciatore dell’Associazione Riferimento Scuola.
«Tutto parte dal linguaggio: è fondamentale. Il linguaggio deve diventare inclusivo, perché non si ripetano storie come quella di Andrea. I linguaggi devono creare e infondere creatività, solidarietà e accettazione e tutto deve partire anche dall’istruzione. Per questo noi come università abbiamo aderito con grande partecipazione al festival», ha spiegato il professore Balirano, a capo del progetto inTRANSlation, che ha coinvolto docenti e studenti dell’Università L’Orientale, nel sottotitolare in italiano tutte le opere in concorso.
In scia con questo lavoro è stata organizzata una giornata di studio su traduzione audiovisiva e cinema inclusivo, martedì 30 maggio dalle ore 9 all’Università L’Orientale di Napoli alla presenza del Rettore Roberto Tottoli, di Maria Laudando, Direttrice Dipartimento Studi Letterari, Linguistici e Comparati, Cathy La Torre, avvocata e attivista, oltre agli stessi Giuseppe Balirano e Carlo Cremona.
Media Partner LGBT Channel (www.LGBTChannel.tv).
Omovies@school, nato come progetto didattico nella sezione educational di OMOVIES FILM FESTIVAL – Festival internazionale di Cinema LGBT e Questioning, è realizzato in partenariato con Amesci, l’associazione CFCC – Coordinamento Festival Cinematrografici Campania, il Claor, la cooperativa Fly up, l’associazione Riferimento Scuola, con il patrocinio morale della Regione Campania, del Comune di Napoli, della Città di Caserta, della Città di San Giorgio a Cremano, e del Comune di Napoli.