Il volume nasce con l’obiettivo di definire i connotati e i confini dell’impresa culturale e, di conseguenza, della rete dei presidi della produzione artistica e creativa per come si declina anche sotto il profilo dell’economia e del mercato.
Nell’Atlante – promosso da Cultura Italiae, AICI, Istat, Istituto Credito Sportivo, Unioncamere, con il sostegno di Intesa Sanpaolo, il patrocinio dell’Anci, la collaborazione di Federculture, della Fondazione Fitzcarraldo e con la direzione di Roberto Grossi – vengono analizzate quelle attività culturali e creative di eccellenza che assolvono a funzioni sociali ed economiche e producono ricadute positive per il territorio di riferimento e per tutto il Paese. L’elenco delle case history è articolato in tre sezioni: una prima parte per il contesto culturale, una seconda sui dati e infine una terza dedicata a “le esperienze”. Ed è proprio in questa sezione che viene citato il caso Giffoni nella categoria “Culturale”, sezione “Cinema” – insieme ad altre tre realtà di eccellenza: Lucky Red Srl, Nexo Digital Srl e Rainbow Spa.
Giffoni è stata selezionata “non solo per la produzione di cultura in senso ampio, ma anche la capacità di generare valore culturale e prodotti e servizi di qualità, di agire sulla partecipazione culturale e promuoverla, di dialogare con ambiti disciplinari differenti e di essere costanti nel tempo”. Le caratteristiche qualitative rilevate sono “qualità, partecipazione, transdisciplinarietà e continuità”. Parallelamente, viene riconosciuto anche lo “slancio vocazionale” che ha caratterizzato la nascita di Giffoni e di molte altre imprese culturali “diventate grandi” partendo da “bisogni precisi, locali, irresistibili”.
“Abbiamo raggiunto un altro traguardo storico per Giffoni – ha dichiarato il fondatore e direttore Claudio Gubitosi -. Siamo sull’Atlante perché è stata riconosciuta la nostra capacità di generare valore durante tutto l’anno e in ogni contesto: dalla scuola all’innovazione, dal sociale alla capacità d’azione nel territorio regionale, nazionale e internazionale. Ancora una volta siamo stati riconosciuti come un esempio unico di progetto, anche cinematografico, completamente differente dallo standard. La selezione da parte della Treccani è certamente un punto di orgoglio nel sistema culturale della regione Campania. Visioni diverse, continuità, sviluppo del turismo, in particolare quello giovanile e capacità d’impresa sono tra i punti di forza di questo importante risultato. Tra i Festival di cinema Giffoni è l’unico in Campania ma siamo in buona compagnia con realtà di eccellenza come il Salone libro di Torino, il Festival dei Due Mondi di Spoleto, la Fondazione Ferragamo, la fondazione Accademia d’Arti e Mestieri dello Spettacolo Teatro alla Scala di Milano e il Museo Mann di Napoli. Vedere tanti nomi, uno vicino all’altro, ci deve far capire con ancora più chiarezza la necessità di fare rete e connetterci con le altre realtà, più o meno visibili, che abbiamo intorno. Solo così si può dare senso all’idea che la cultura possa fare impresa, dare lavoro e far girare l’economia. Oggi ancora più di ieri, perciò, è importante che il pubblico e il privato agiscano con forza per tutelare questo patrimonio e sviluppare nuove importanti progettualità”.