Tutto secondo programma e procedura. “La nostra città è sempre pronta ad accogliere. La Chiesa, sulla scia di quello che ci dice anche il Papa, non può che essere vicina a questi fratelli e sorelle che cercano una speranza di vita diversa rispetto al posto da cui provengono”. A dirlo Monsignor Andrea Bellandi presente questa mattina sul Molo 3 gennaio del porto di Salerno dove è attraccata la nave Aita Mari della Ong Salvamento Maritimo Humanitario.
Le operazioni di sbarco dei 172 migranti (tra loro 55 nambini) si sono svolte senza intoppi grazie alla collaudata macchina dell’accoglienza che oggi ha fronteggiato il 28esimo sbarco nello scalo salernitano. Il prefetto di Salerno, Francesco Russo, ha detto che i migranti “sono stati sistemati in parte in provincia di Salerno, in parte in altre province campane. Sono tutti africani, molti originari del Mali e del Burkina Faso”.
Il Questore Giancarlo Conticchio ha annunciato che sono in corso verifiche: “Andremo anche ad appurare dove sono stati soccorsi e se ci sia la presenza di scafisti tra loro”.“Sono tanti – ha aggiunto l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Salerno, Paola de Roberto – i bambini arrivati su questa nave. Contiamo in un paio di giorni di sistemare tutti al meglio. Non basta solo assisterli nella fase dello sbarco ma bisogna seguire i loro percorsi per garantirgli un futuro migliore”.