Ieri, nella serata piovosa di un’estate che sembrava quasi inverno, mi sono trovata in una farmacia ad assistere a una scena che ha lasciato il mio cuore colmo di tristezza. Un individuo dall’aspetto che denotava una dipendenza da droghe è entrato, ma non è stata la sua dipendenza o il suo aspetto a colpirmi. È stata la sua gentilezza nel chiedere con educazione, dicendo “permesso”, “per favore” e “grazie” ripetutamente. Ha richiesto due siringhe e se ne è andato, lasciandomi immobile e pietrificata. Ancora oggi, non riesco a smettere di pensare ai suoi occhi buoni e alla sua gentilezza.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il termine “droga” comprende qualsiasi sostanza psicoattiva che agisce sul cervello e che potenzialmente può essere oggetto di abuso, come caffè, alcol e nicotina. Queste sostanze influenzano il sistema della ricompensa nel cervello, potenziando la stimolazione dopaminergica e modulando le betaendorfine.
L’addiction si manifesta attraverso comportamenti patologicamente dedicati a sostanze esterne, con implicazioni di dipendenza. Le droghe possono essere suddivise in diverse categorie, come gli inibitori che causano effetti tranquillizzanti, sedativi e di intorpidimento, come alcol, eroina, benzodiazepine e barbiturici, oppure gli stimolanti che aumentano l’attività del sistema nervoso centrale, come cocaina e anfetamine. Ci sono anche gli allucinogeni, che generano percezioni sensoriali interiori, come LSD e psichedelici.
Il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-5) classifica le droghe in 10 categorie, tra cui alcol, stimolanti, oppiacei, cannabis, allucinogeni, inalanti, sedativi/ipnotici/ansiolitici, tabacco, caffeina e altre nuove sostanze psicoattive. Esistono due gruppi di disturbi correlati all’uso di sostanze: i disturbi da uso di sostanze, caratterizzati da sintomi cognitivi, comportamentali e fisiologici che indicano un uso continuativo nonostante i problemi significativi, e i disturbi indotti da sostanze, che includono intossicazione, astinenza e disturbi mentali sviluppati durante l’uso di sostanze.
Gli eventi traumatici sono spesso considerati fattori di rischio per lo sviluppo dell’addiction. Per quanto riguarda il trattamento, viene adottato un approccio terapeutico multimodale che prevede tre fasi sequenziali: la detossicazione,
la stabilizzazione/dissefuazione
la prevenzione delle ricadute.
Vengono utilizzati farmaci specifici a seconda della sostanza di abuso, ad esempio le benzodiazepine sono considerate farmaci d’eccellenza per il trattamento dell’astinenza da alcol, mentre i farmaci GABAergici e glutammatergici sono impiegati per gli stimolanti.
L’incontro con la gentilezza di una persona coinvolta nelle dipendenze ha suscitato un profondo senso di impotenza e rabbia verso la situazione delle droghe. È importante sensibilizzarsi sulla realtà delle dipendenze e cercare di promuovere un mondo in cui tutti siano pronti a chiedere aiuto e a offrire supporto. Affrontare l’addiction richiede un approccio multidisciplinare e un impegno costante per le diverse fasi del trattamento. La speranza di un futuro migliore, in cui le dipendenze siano superate, deve continuare a guidare i nostri sforzi per combattere questa complessa problematica sociale