In base alle nuove disposizioni i rifiuti solidi urbani dovranno essere conferiti dalle ore 22:30 alle ore 24:00. In caso di inosservanza sono previste sanzioni pecuniarie da un minimo di 50 euro a un massimo di 150 euro.
Con ordinanza sindacale n. 3 del 5.07.2023 è stata disposta la modifica dell’orario di conferimento dei rifiuti. Dal 10 luglio al 29 ottobre il rifiuto solido urbano delle utenze domeniche e non domestiche dovrà essere conferito tra le ore 22:30 e le ore 24:00. Il provvedimento, fortemente voluto dal Sindaco Angelo Pasqualino Aliberti, ha lo scopo di garantire idonee condizioni di vivibilità e decoro
delle strade cittadine nelle ore serali, soprattutto nel periodo estivo. Prevista una sanzione amministrativa da un minimo di 50 euro a un massimo di 150 euro per i trasgressori. “L’ordinanza – ha dichiarato il Sindaco Aliberti – rientra nell’ambito del progetto “Scafati Pulita” e ha la finalità di consentire ai cittadini di vivere la Città senza dover fare slalom tra i rifiuti. Contemporaneamente ho chiesto alla nostra Polizia Municipale di rafforzare i controlli e multare severamente chi non rispetta le regole. Da parte nostra tutto l’impegno per rendere Scafati pulita, vivibile e attrattiva.
Da parte di tutti i cittadini ci aspettiamo collaborazione e rispetto nei confronti del nostro territorio. Saremo intransigenti e duri perché è in gioco la vivibilità delle nostre strade. Stiamo anche rivedendo il piano economico finanziario del ciclo integrato di rifiuti per avere una Città più pulita attraverso la riorganizzazione del personale, l’utilizzo delle spazzatrici, il decespugliamento dei marciapiedi, la pulizia periodica degli stessi con i detergenti al centro ed in periferia ed eventualmente con la realizzazione di un’altra isola ecologica oppure
l’utilizzo di un’isola ecologica mobile. Ho chiesto che il servizio di pulizia si estenda anche alla domenica cercando di contenere i costi. I cittadini devono partecipare a questo processo di rinascita che avviene anche attraverso la pulizia degli spazi pubblici”.