La Sarnese torna a sognare in grande e lo fa con chi le grandi categorie le ha viste da vicino in passato. Nei pressi dei giardini di Villa Lanzara, il presidente Aniello Pappacena e la nuova dirigenza granata hanno ufficialmente dato il via al nuovo progetto calcistico di Sarno.
Un viaggio ambizioso che si propone di riportare ai livelli di un tempo un club in grado di sopravvivere, con le unghie e con i denti, anche alle ultime difficoltà apparse – capitanate dalla pesante pandemia causata dal Covid-19. Il tutto grazie anche alla guida diligente della presidente uscente Maria Adiletta e della dirigenza degli ultimi anni, i quali hanno conservato le radici storiche del club granata e hanno innaffiato il terreno in attesa di un nuovo matrimonio da celebrare.
Proprio ad un matrimonio per il bene comune ha fatto riferimento il Presidente Aniello Pappacena, il quale così ha parlato della nuova epoca della Sarnese:
“Sono quarant’anni che questo fidanzamento non si è mai fermato. Stiamo qui stasera per concretizzare il matrimonio, lo chiamo così perché oggi siamo tutti e non mi era mai capitato di trovare una tale presenza. C’è qui un rappresentante del comitato campano, Vincenzo Ripa, c’è l’amministrazione comunale, i tifosi. Noi sicuramente faremo il nostro, ma come in ogni attività bisogna fare squadra, perché senza squadra non c’è futuro. Stasera la cosa più importante che vi posso dire, nonostante il cammino tortuoso, è che si parte da una categoria non professionistica, ma si parte dall’Eccellenza. Questa categoria è importante, perché ci permette di guardare subito a quella superiore.
Abbiamo lavorato per raggiungere questo risultato. Devo fare un ringraziamento a chi negli anni passati ha traghettato il calcio a Sarno, a Maria Adiletta, a Lucio Annunziata, ad Emilio Diodati, i quali ci hanno messo del loro. In questi anni non sapete quante volte ci siamo incontrati e ora siamo qua. Amministrazione comunale, vi vogliamo vicini. Noi ci impegniamo, ma senza di voi non si va da nessuna parte. L’amministrazione deve essere al nostro fianco, si deve far carico di tutto e deve permetterci di lavorare a pieno. Poi c’è il pubblico, i tifosi, il dodicesimo calciatore in campo. Questo è il matrimonio di cui parlavo. Cari Sarnesi, voi siete i protagonisti di questo progetto a lunga scadenza. La promessa che facciamo, come struttura societaria, è che partiamo dall’Eccellenza per guardare lontano, non vi dico però fino a dove arriva il nostro sguardo”.
Nel corso della presentazione ufficiale del nuovo quadro societario, ha preso parola anche il Direttore Sportivo Sergio Picarone, il quale ha parlato della sua ennesima avventura e del punto sul mercato.
“La mia avventura è iniziata alla Sarnese nel 1982 e vincemmo il campionato, poi c’è stata una parentesi nel 2012 e abbiamo rivinto il campionato. Un vecchio proverbio dice che non c’è due senza tre. Aspiriamo a vincere in un anno solare due promozioni, ma sarà il campo a decidere. Non vi nascondo che ci sono difficoltà nel calciomercato, anche perché i cambi di titoli hanno occupato determinati tempi e quindi siamo un po’ in ritardo. Cercheremo di prendere giocatori molto importanti”.
Presentato anche il nuovo allenatore, mister Carmine Turco, il presidente ha speso le sue ultime dichiarazioni parlando di responsabilità e annunciando la sede del prossimo ritiro estivo:
“Ci teniamo che in campo si dimostri di essere Sarnesi veri: qualità e sicurezza assoluta, cerchiamo di non prendere un euro di multa. Nel 2012 litigai con un rappresentante del comitato per €25.000,00 di multa, che non erano tutti colpa nostra. Con il nuovo decreto-legge, tutti i dilettanti sono diventati professionisti e tutti gli attori (calciatori, allenatori, magazzinieri…) devono essere regolarmente registrati. Anche per questo vi chiediamo massima responsabilità, perché è diventato tutto molto più difficile. Ma noi non ci tiriamo indietro, perché le cose difficili ci piacciono. Ritiro? Il ritiro sarà a Tito e si parte il 31. Chiunque può andare lì a vedere i gioielli che rappresenteranno Sarno, sono ragazzi di qualità”.
La serata si chiude con tanti applausi e con i cori degli ultras presenti all’evento, indirizzati alla nuova proprietà e al ricordo di personaggi storici del mondo granata come Gaetano Ferrentino, Francesco Prevete ed Antonio Vicedomini.