Si chiude il 15 e 16 luglio, ore 21, con un ennesimo sold out il Pompeii Theatrum Mundi con uno spettacolo che trasporta nell’era contemporanea temi antichi in forme nuove. Si tratta di Ulisse, l’ultima Odissea, realizzato dal regista e coreografo Giuliano Peparini intrecciando i linguaggi del teatro, della danza e della musica, su libretto del grecista Francesco Morosi.
Quanto mai attuale…
L’ironia della sorte vuole che lo spettacolo racconti l’odissea di Ulisse in un’odissea che oggi, 15 luglio, ha un sapore assolutamente attuale e si incrocia con la cronaca. Il racconto di Ulisse viene narrato in un aeroporto da cui non possono partire aerei, in quel caso per una tempesta mentre oggi a Napoli non partono per uno sciopero, creando non secondari scompensi. La creazione è ambientata in “un luogo – come dice il regista Giuliano Peparini– da cui si parte ma anche un luogo che ci può bloccare”.
Odissee contemporanee
La strada scelta dal regista e coreografo Peparini è attualizzare il viaggio eterno innanzitutto attraverso una mistione di generi e di modalità espressive: teatro, danza, musica dal vivo, video. In una trasposizione del testo classico in un’ambientazione contemporanea. La sala di attesa di un aeroporto diventa lo senario di una odissea nell’odissea: tanti passeggeri non sono riusciti a tornare a casa, aspettando ore ed ore fino all’annuncio del ritardo massiccio dei voli prenotati o delle cancellazioni. Ma, mentre l’aeroporto è costretto a chiudere le piste a causa di queste forti precipitazioni, inizia improvvisamente un altro viaggio. Il testo classico di Omero vive nel racconto, nelle parole immerse tra la musica del gruppo canadese di ispirazione folk-rock Reuben and the Dark, la danza contemporanea. Proiezioni e luci completano la visione poetica di quadri con costumi espressione di forti contrasti e contrapposizioni tra passione, trasgressione e amore per la patria.
«L’Odissea è uno dei testi più emozionanti del nostro canone – dichiara Giuliano Peparini –, è un testo che condensa tutti i sentimenti più intensi: l’attaccamento disperato alla vita, l’odio travolgente e l’amore incondizionato, la passione sfrenata e il freddo calcolo, la paura e il dolore della perdita, la nostalgia e la sete di conoscenza. Nel nostro spettacolo, faremo vivere e prorompere tutte queste emozioni, nelle voci degli interpreti e nei corpi dei nostri performers. Oltre ai viaggi lontani o fermi, scegliendo di trattare il tema di Ulisse questo spettacolo parla anche del nostro tempo e di noi: mette in scena un uomo che si è perso e cerca di nuovo la strada di casa».
In scena Giuseppe Sartori (Ulisse), Giulia Fiume (Calipso, Anima di Anticlea), Massimo Cimaglia (Aedo, Polifemo), Alessio Del Mastro (Lo spazzino, Anima di Tiresia), Giovanna Di Rauso (Circe), Gabriele Beddoni (Argo, Un barbone), Domenico Lamparelli (Eolo).
Compagni di Ulisse, viaggiatori bloccati: Gabriele Baio, Michele Barile, Andrea Biagioni, Luca Capomaggi, Dennis Cardinali, Mariaelena Del Prete, JhonMirco Baluyot Cruz, Luca Gori, Raffaele Iorio, Claudio Lacarpia, Danilo Maragioglio, Christian Pace, Carlo Padulano, Andrea Raqa.
Con la partecipazione degli allievi e delle allieve dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico; coro compagni di Ulisse, Vanda Bovo, Althea Iorio, Mariachiara Signorello, Flavia Testa, Marta Parpinel, Elisa Zucchetti, Edoardo Pipitone, Jacopo Sarotti, Andrea Bassoli, Alberto Carbone, Carlo Alberto Denoyé, Matteo Nigi, Moreno Pio Mondì, Francesco Ruggiero, Emilio Lumastro.
Le scene sono di Cristina Querzola e Lucia D’Angelo; i costumi di Valentina Davoli; le coreografie di Giuliano Peparini; le musiche di Reuben and the Dark; il light designer di Alessandro Caso. Ideazione e direzione cori cantati Simonetta Cartia. Direzione del coro Elena Polic Greco.
Una produzione INDA – Istituto Nazionale del Dramma Antico