La storia inizia con la richiesta del Comitato dei Pendolari e poi con la proposta di deliberato. 33 delibera di c. c. n. 33 del 12.12.2017. Il 12 dicembre 2017 la maggioranza del sindaco Torquato bocciò la proposta presentata in aula dai consiglieri d’opposizione dell’epoca. Quel giorno, tra gli interventi d’opposizione, si distinse la Lanzetta, che presentò l’ulteriore proposta di convocare la riunione dei capigruppo prima di qualsiasi consiglio comunale, proposta recepita dall’amministrazione successiva a Torquato. La proposta di deliberato di dicembre 2017 riguardava l’att0 di indirizzo per la inea storica ferroviaria Salerno-Napoli, con connessa possibilità di fermata per l’alta velocità. L’allora capogruppo del Pd Paolo De Maio, attuale sindaco, propose di riportare il tutto in consiglio comunale dopo aver approfondito la questione in Commissione (presidente dell’epoca Giancarlo Giordano, totalmente incolpevole del mancato arrivo in commissione nè prima nè dopo quella seduta di consiglio dell’argomento). Il sindaco Torquato parlava di demagogia e sosteneva che era irrealistico ipotizzare l’alta velocità a Nocera se non si trovava l’accordo di natura “politica” su base almeno compresoriale e se non si apriva un tavolo regionale. Ascoltiamo…
LE VARIE IPOTESI FATTE
Il resto ? Le ipotesi, tante e variegate per l’Alta Velocità Nostrana. Al confine con Castel San Giorgio dissero alcuni, Fosso Imperatore dicevano altri. I sindaci dell’Agro, riuniti, decisero che era il caso di tornare a discutere sull’alta velocità a Striano (progetto già avviato da tempo). La Lanzetta, in consiglio comunale. fece notare che le cose in cantiere per RFI ponevano cambiamenti e quindi occasioni da cogliere (anche grazie al Pnrr).
L’ATTUALITA’
Siamo arrivati all’anno di grazia 2023: ieri l’inaugurazione della tratta Frecciarossa Roma-Pompei, un viaggio al mese, la terza domenica di ogni mese per la precisione. Apriti cielo, anzi apriti Facebook. Scrive l’attuale consigliere D’Alessandro: ” Assolutamente d’accordo con la proposta di Torquato. Dovrebbero, però, essere ben chiarite le ragioni per cui Nocera Inferiore è stata tagliata fuori dalla tratta dell’alta velocità. Certamente c’era un interesse “salernitano” a che non vi fosse nient’altro tra Napoli e Salerno. E la Città di Nocera Inferiore non ha saputo reagire a questo disegno “predatorio”. Abbiamo scherzato, l’ex sindaco ora parla di Nocera tagliata fuori ma in realtà era stato proprio lui a non “velocizzare” un’idea di alta velocità a Nocera. Inutile poi porre, come fa qualcuno, il paragone con Pompei. Nocera, malgrado il riscoperto filone archeologico, che va alimentato e accresciuto, già conquisterebbe tempo, senza dover scegliere tra Afragola e Salerno, se venisse implementata l’alta velocità Roma-Pompei ma anche Pompei-Roma, che consentirebbe con l’ausilio iniziale di un primo viaggio Nocera-Pompei, la possibilità per i tanti che viaggiano verso e dalla capitale una benedetta alta velocità dopo una decina di minuti di velocità “normale”.
LE NOSTRE CONSIDERAZIONI
Ancora una volta l’agitazione politico-mediatica non tiene conto del passato recente, delle cose dette e scritte, fatte o non fatte. e di quelle non fatte. Come per la questione retroporto, agitata a settimane alterne da qualcuno, senza tener presente i programmi elettorali del passato di candidati a sindaci che ora si agitano…Noi siamo per la logica connessione tra il dire e il fare. Ad esempio sull’alta velocità ancora una volta la Lanzetta aveva visto giusto, senza agitare bandiere o alzare mura. Già che ci siamo, chiariamoci: il Sistema De Luca non è altro che la continuazione del Sistema Carmelo Conte, a sua volta imitante li Sistema Dc degli anni settanta/ottanta con accento avellinese (ogni figura nocerina di spicco aveva per riferimento un leader irpino dello scudocrociato), così come il Sistema Cirielli in parte assaggiato non ha avuto considerazione alcuna per Nocera. E’ il momento di finirla con il campanile disinvolto e le retromarcie sbalorditive. Lanciamo qui la proposta provocatoria: se si vuol bene all’Agro, tenendo presente che le Province acquisiranno a breve la forza di una volta, perchè, al posto di fusioni cittadine improbabili, non si comincia a parlare di una nuova provincia ? Valle dell’Agro, Valle del Sarno, Valle di chi volete. Pensare al futuro è il tempo giusto. Quello delle chiacchiere è finito da un pezzo.