Il 2^ Istituto Comprensivo lancia per l’a.s 2023/24 nell’ambito del Curricolo Smart la “Scuola diffusa”, un’esperienza innovativa di apprendimento in vari luoghi della città, che diventano “aule diffuse”, veri laboratori per l’acquisizione di competenze in situazione. Sperimentata a partire dall’anno scolastico 2021/2022 dalla Scuola Secondaria di I grado “De Lorenzo” per risolvere, con un atto creativo di resilienza, il problema della carenza di spazi didattici, si è trasformata, grazie al Curricolo Smart attuato dal Collegio dei Docenti del 2^ Istituto Comprensivo, in una formidabile possibilità di riprogettare le scelte degli spazi per ripensare la scuola come luogo di comunità. Grazie alla possibilità di abitare i luoghi della cultura e della socialità in città, la città è diventata a sua volta scuola.
Il palazzetto dello sport, la biblioteca, la sala polifunzionale, il convento di Sant’Andrea, il convento di Sant’Antonio con annessa pinacoteca e museo dell’agro, gli scavi archeologici di Piazza del Corso, le industrie agroalimentari etc. verranno fruiti nel prossimo anno scolastico 2023/24 dagli alunni del 2^ Istituto comprensivo come “aule”, ovvero luoghi familiari aperti alla didattica laboratoriale.
Si tratta non tanto di “rimediare” una scuola possibile, ma di continuare a progettare una scuola desiderabile, orientata al cambiamento in una prospettiva futura di più ampio sguardo.
Nel lavoro di ricerca e progettazione abbiamo scoperto che la “Scuola diffusa” è una sperimentazione nazionale nata a Reggio Emilia in epoca Covid, un approccio dell’educare che si nutre di relazioni, scambi, confronti tra differenti interlocutori e professionalità, alla ricerca di contesti educativi di qualità, opportunità di conoscenza e partecipazione per bambini, ragazzi, famiglie, insegnanti e territorio; per strade diverse, in autonomia, siamo giunti ad una analoga intuizione.
Con la “Scuola diffusa” il 2^ Istituto Comprensivo ha l’ambizione di promuovere tale innovativo progetto didattico e metodologico anche nell’agro nocerino-sarnese, lanciando un invito al mondo formativo ed educativo a osare, a sperimentare, a uscire dal proprio orticello, a collaborare, a superare le difficoltà insite nelle circostanze per percorrere l’inedito, il possibile, lo sconosciuto, nella continua ricerca di una scuola di qualità, ricca di opportunità e di crescita per tutti.
Una modalità di realizzazione dei Patti educativi di Comunità, esemplificativa di un’alleanza preziosa tra Istituzioni scolastiche, famiglie, Ente locale, associazioni e risorse educative del territorio, al fine di innovare la progettazione dei contesti educativi e di apprendimento e di promuovere un proficuo dialogo con il territorio, inteso come partner formativo strategico per la costruzione di un sapere davvero efficace.