Concluso l’accordo con il Tribunale e il Comune. Per Castellammare di Stabia la festa con la cerimonia di inaugurazione, ricca di aspettative e speranze per un’intera città, porta la data del 1964. La fine della storia quella di oggi. Anche se il destino del complesso delle Nuove Terme, che la Regione Campania acquista per farne un ospedale, era già segnato dal 2015 con il fallimento della società di gestione e la conseguente chiusura dello stabilimento.Lo schema di protocollo d’intesa per la realizzazione del polo ospedaliero è stato approvato dalla commissione straordinaria alla guida del comune. Nell’area ex termale sorgerà il nuovo ospedale scongiurando la perdita di un patrimonio che, diversamente, sarebbe stato saccheggiato dai privati. L’impegno finanziario della regione per realizzare il tutto è di circa 180 milioni, di cui 13,5 serviranno per acquisire i beni che una volta erano della SINT oggi in liquidazione per fallimento. In sostanza la regione dovrà ricomprare quello che era già di proprietà del comune di Castellammare di Stabia. In particolare l’ente di Santa Lucia dovrà sborsare 13,5 miolioni di euro per comprare il complesso termale delle Nuove Terme, l’hotel e l’intera area di parcheggio. Cioè, per essere più precisi, l’ex patrimonio termale alla destra della strada panoramica salendo dal viale Europa verso Scanzano resterà di proprietà del comune mentre quella a sinistra della stessa strada sarà acquistata dalla regione Campania. Con i 13,2 miliardi che incasserà il tribunale fallimentare pagherà poi tutti i debiti della SINT e addio termalismo a Castellammare di Stabia.