Oggi, mentre camminavo assorta in pensieri un po’ grevi, mi passano davanti due bambini. Al secondo, alto un cacio, faccio in tempo a sorridere. Lui mi guarda stupito, poi corre verso il più grande per rivelargli la sua scoperta: “È la preside! Hai capito? La nostra preside!”, e tornano tutti e due indietro, regalandomi due bellissimi sorrisi. Batto il cinque con entrambi, e sempre il più piccolo mi fa: “Lo sai che quest’anno veniamo a questa scuola qui?”, indicando la traversa del plesso S. Chiara. Sì, gli rispondo, ci vediamo a settembre, dopo le vacanze. “Eh, ma le vacanze sono quasi finite!”, mi informa sussiegoso, con splendida vivacità negli occhi. Noo, rintuzzo io, pensa che ancora devo andare in vacanza, sto ancora lavorando. “Ho capito!”, ribatte pronto, ”stai preparando i compiti per quando torniamo noi bambini”.
Istantaneamente la fronte si è spianata e ho iniziato a sorridere da sola, la strada era più leggera e i passi volavano.
Che cosa meravigliosa lavorare con i bambini e per i bambini.
Per loro supereremo i disagi del lasciare per qualche anno la nostra cara scuola di Capocasale.
Per loro lanceremo ancora una volta il cuore oltre l’ostacolo e trasformeremo le traversie in opportunità.
Per loro dimenticheremo la mancanza
di solidarietà o forse il timore di accoglierci da parte di chi aveva gli spazi per poterci sovvenire e non l’ha fatto.
Per loro resisteremo alle amarezze e indosseremo sempre i nostri migliori sorrisi.
Finché, presto, torneremo nella nostra amata scuola, a crescere bambini e a piantare fiori.