La Campania è la seconda più povera d’Italia, con un reddito annuo pro capite pari a 14.513 euro, oltre 5mila euro in meno alla media nazionale. Sono i dati che emergono dalla relazione sulla gestione finanziaria relativa al periodo 2019-2022 stilata dalla Corte dei Conti. Tanti i dati analizzati e in quasi tutte le classifiche la Campania sprofonda: ma ad allarmare è l’impressionante dato relativo al reddito pro capite, che di fatto vede il 37,9% della popolazione campana a rischio povertà. Quasi uno su tre fatica ad arrivare a fine mese, e in questa classifica la Campania è “saldamente” al primo posto.
Maglia nera, anzi nerissima, per quanto riguarda anche le classifiche relative ai settori relativi alla sanità (penultima), protezione sociale (penultima), posti letto nei presidi residenziali socio-assistenziali (ultima) e socio-sanitari (ultima). A fronte di classifiche simili, va registrato anche l’ultimo posto per la raccolta differenziata: nonostante alcuni comuni virtuosi, la media regionale è del 32%, ultimissima in Italia. Male anche la speranza di vita alla nascita: la Campania è l’unica regione sotto l’indice di 81, seppur di poco. Alto, invece, il numero di morti evitabili in regioni. Male anche l’istruzione: meno di un bimbo su cinque è iscritto all’asilo nido (in Italia la media è del 30%), appena il 50% della popolazione tra i 25 ed i 64 anni ha almeno un diploma. Va meglio sotto il punto di vista delle lauree, ma la Campania è terzultima per competenze digitali di base: un dato particolarmente curioso visto che, in controtendenza, la regione è prima per copertura della rete fissa di accesso ultra veloce a internet.