Si è tenuto ieri , in zona Orta Loreto, il sit-in, presieduto dal neo comitato “Restiamo a Sant’Egidio del Monte Albino”, per parlare dell’ ex zona contestata tra Pagani e Sant’Egidio del Monte Albino che, secondo la sentenza del Consiglio di Stato, sarà riconosciuta al Comune di Pagani.
Un’assemblea pubblica in cui i circa 1300 cittadini della zona costretti a “traslocare” hanno ribadito il proprio no alla decisione, su iniziativa del comitato. “La storia non si cancella” si legge sugli striscioni. Loro, hanno detto, da sempre sono, e si sentono, cittadini di Sant’Egidio. Si attende ora un incontro con il nuovo Prefetto.
Nei giorni precedenti alma manifestazione, il sindaco di Sant’Egidio Antonio La Mura si era schierato dalla parte dei cittadini accogliendo l’invito del comitato.
Un invito declinato, invece, dal sindaco Raffaele De Prisco di Pagani, che in una nota inviata al comitato ha spiegato le sue motivazioni:
“Egr. Presidente Vitale, Comitato Restiamo a Sant’Egidio del Monte Albino,
La ringrazio per l’invito a presenziare al sit- in, ma mi trovo costretto a declinarlo per diverse motivazioni.
Non mi nasconderò dietro un formale “per impegni già presi”, anzi avrei disdetto qualsiasi impegno perché la soluzione della questione “ex zona contesa” è prioritario su tutto.
Invero, Le rappresento che la non partecipazione è dovuta essenzialmente alla mancata comprensione delle motivazioni del sit-in e alla mia relativa presenza. Trovo la scelta della manifestazione legittima dal punto di vista mediatico, ma inefficace dal punto di vista sostanziale per addivenire ad un dialogo costruttivo e concreto, soprattutto se il fine è quello di non mettere in esecuzione una sentenza.
In queste ore ho incontrato l’On. Carpentieri e sentito il Sindaco La Mura, con i quali sostanzialmente si è convenuto di attendere un nuovo incontro in Prefettura con Sua Eccellenza il nuovo Prefetto di Salerno, che si insedierà nei prossimi giorni, ed evidentemente, con il suo parere scritto o come riterrà più opportuno, stabilire le modalità del passaggio di giurisdizione da un Comune all’altro di tutti gli aspetti, con le relative tematiche che ne susseguono.
Percorso che di fatto ho suggerito ormai da un mese, e che è già iniziato negli Enti.
Accetterei dal Comitato volentieri un invito per parlare di cose concrete per i nostri concittadini, ad esempio concessioni, servizi, tributi, Puc e i relativi atti che il Comune di Pagani potrebbe, dovrebbe, e vorrebbe fare, per tutelare gli interessi legittimi di ognuno degli interessati. L’ amministrazione paganese è disponibile sin da ora a concordare tutto quanto necessario per un passaggio il meno traumatico possibile.
Fermo restando ogni legittima scelta di iniziativa politica da parte del Comune di Sant’ Egidio del Monte Albino, il Comune di Pagani è pronto in ogni momento a discutere su tutte le modalità di passaggio, giacché per lo Stato a seguito della sentenza del Consiglio di Stato, il territorio dell’ex zona contesa è già Pagani, e dal 21 agosto la Procura, il Tribunale, l’Agenzia delle Entrate, le Forze dell’Ordine, la Prefettura hanno già bussato alle nostre porte.
La disponibilità ad incontrare tutti i nostri concittadini è ovvia e doverosa.
Non pretendo di essere amato o riconosciuto come il Sindaco che avete scelto, sarebbe una pia illusione, ma abbiamo il dovere di rispettarCi, non fosse altro perché saranno gli atti del Comune di Pagani a determinare concretamente il vostro futuro, questa è la verità. Dobbiamo rispettarCi perché tutti abbiamo un’Anima, anche chi oggi deve fare da capro espiatorio ad una contesa annosa che non si è voluta definire prima, una contesa in cui tutti hanno sguazzato, una contesa che ora ha visto la sua fine. Sicuro che vorrà comprendere e comunicare le mie parole, resto a disposizione”, le parole della fascia tricolore.