Susy è una ragazza di poco più di 30 anni ed è al passo coi tempi, ma anche in controtendenza: oggi tutti possiedono o hanno pensato almeno una volta nella vita di farsi un tatuaggio, un segno indelebile che rappresenti qualcosa di caro, che resti per sempre sulla propria pelle: il nome di un figlio, un disegno che rappresenti un ricordo, una data, ma potrei proseguire a lungo.
Io, ad esempio, mi son fatta tatuare le scritta πάντα ῥεῖ, tutto scorre, tutto passa, perché ritengo sia l’emblema della condizione umana.
Le passioni dei giovani, di alcuni di essi, rischiano di trasformarsi in un florido progetto futuro, in un momento storico ove la disoccupazione e l’insoddisfazione dimorano.
Credere nelle proprie potenzialità e metterle in pratica è un requisito fondamentale per essere davvero felici: l’invito è proprio questo. Siate felici!
I giovani hanno il diritto di sognare e di realizzare ciò in cui credono. Susy lo fa con passione e quindi le sue opere sono piene d’amore. I suoi tatuaggi rispecchiano il suo animo, non sono mai mere iscrizioni prive di pathos.
Susy ha cominciato a tatuate parenti, amici, il suo stesso corpo è un esempio concreto di arte postmoderna, di ricordi indelebili e di passione autentica: inevitabilmente giungerà a livelli eccelsi, anche per la sua sferzante simpatia, la frizzante capacità di immedesimarsi nell’altro e soprattutto, ripeto, per la vera passione che impiega tatuando le persone.
Valido esempio di creatività, disponibilità, voglia di migliorarsi continuamente, umanità: queste qualità ormai sono merce rara e chi le possiede diventa un tesoro per chi l’incontra.
Annalisa Capaldo