Non sappiamo cosa raccontare prima. Certamente il medico: Francesco Salzano è stato un chirurgo apprezzatissimo. Ha operato tanta gente, arrivava dove altri non arrivavano. La mano di qualità partiva dalla testa, anzi dal cuore, dalla voglia di aiutare gli altri nei momenti più difficili. E per lui sono stati difficili gli ultimi anni della vita, caratterizzati dalla battaglia contro il tumore, portata avanti con dignità e voglia di resistere. Si è spento stamattina all’età di 68 anni. La professione medica al primo posto. A seguire la politica: entrò in Parlamento il 13 maggio 2001, da andreottiano baciato dalla sorte, sigla Udc.
Incarichi e uffici ricoperti nella Legislatura
Gruppo Per le Autonomie :
Membro dal 30 maggio 2001 al 30 settembre 2003
Gruppo Unione Democristiana e di Centro :
Membro dal 1 ottobre 2003 al 27 aprile 2006 (dal 22 dicembre 2005 il Gruppo assume la denominazione Unione dei democratici cristiani e dei democratici di centro (CCD-CDU))
10ª Commissione permanente (Industria, commercio, turismo):
Membro dal 22 giugno 2001 al 25 settembre 2002
12ª Commissione permanente (Igiene e sanita’):
Membro dal 22 giugno 2001 al 27 aprile 2006
Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani:
Membro dal 18 settembre 2001 al 27 aprile 2006
Commissione d’inchiesta sul Servizio sanitario nazionale:
Membro dal 23 luglio 2002 al 29 novembre 2004
Commissione parlamentare d’inchiesta sulle cause dell’inquinamento del fiume Sarno:
Membro dal 30 novembre 2004 al 27 aprile 2006
Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata mafiosa o similare:
Membro dal 26 novembre 2001 al 4 dicembre 2001
Fu candidato a sindaco di Nocera Inferiore, prese 13mila voti, espressione di un centro-destra unito: fu battuto da Antonio Romano, era il 2007. Pur perdendo contro Romano, da nocerino vero e da signore prestato alla politica, da senatore aiutò Nocera con fondi chiesti e ottenuti nel Milleproroghe, episodio ricordato qualche giorno fa in consiglio comunale da Tonia Lanzetta e Massimo Petrosino. E allora concludiamo parlando dell’uomo: senza rancore, buono di natura, professionale e sincero, antico e moderno allo stesso tempo. Mancherà a tutti.