Quello che è accaduto ieri in Israele non è un atto terroristico di Hamas per spaventare ma un atto di guerra per conquistare. Una vera e propria guerra come ha dichiarato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e non a torto. Isreale, infatti, non è stata invasa da un manipolo di terroristi con qualche mitra e un cinturone carico di esplosivo ma da un vero e proprio esercito ben addestrato e organizzato con armi pesanti e con una tattica vincente a quanto pare. Probabilmente questo esercito è stato formato e preparato nella Penisola del Sinai, ormai zona franca dei terroristi. Il terrorismo, infatti, non rappresenta una novità assoluta nella storia del Sinai. Già tra gli anni Ottanta e Novanta gruppi legati al salafismo armato o al jihadismo anti-sionista, come la Jihad islamica o la Gama’a al-Islamiyya avevano condotto una fase di violenze. È stata opera appunto della Gama’a l’attentato contro turisti stranieri a Luxor nel 1997 nel sito archeologico di Deir al-Bahari nel quale morirono una sessantina di persone. Sebbene sia difficile fare una mappatura precisa dei soggetti operativi nel Sinai, secondo il governo egiziano sono presenti ventiquattro organizzazioni terroristiche, delle quali direttamente otto collegate ad Hamas. Tra queste formazioni è possibile individuare una miriade di gruppi con nomi di chiara ispirazione qaidista: Mohammad Jamal Network (Mjn), al-Qaida nella Penisola Arabica (Aqap), al-Qaida nella Penisola del Sinai (Aqsp), Ansar al-Jihad, al-Salafiya al-Jihadiya, Ajnad Misr, Jund al-Islam, le Brigate al-Furqan, al-Tawhid wa al-Jihad, Ansar al-Sharia Egitto e la più tristemente famosa Ansar Bayt al-Maqdis (Abm). Anche se Isreale è un paese abituato a essere in guerra o almeno ad avere la sensazione di stare in guerra, stavolta sarà più complicato reagire e vincere poiché l’invasione da parte delle milizie di Hamas è stata pianificata così bene che ha eluso addirittura il Mossad, uno dei servizi segreti più efficienti al mondo. I soldati di Hamas sono arrivati dal mare, dal cielo e soprattutto da terra sbaragliando il muro confinante con Isreale. Sono penetrati in alcune città uccidendo senza distinzioni soldati e civili, e deportando quasi un centinaio tra donne, uomini, anziani e bambini come ostaggi nei sotterranei della Striscia di Gaza. Ormai le città sono divenute i campi di battaglia di queste guerre contemporanee! Questo atto di guerra di Hamas sembra più l’inizio di una Guerra lampo, conosciuta anche come Blitzkrieg, ideata dai tedeschi durante la Seconda guerra mondiale, che l’11 settembre o la Pearl Harbor di Isreale come già in molti lo definiscono. Comunque, andando oltre le similitudini, Hamas almeno per il momento con quest’azione vincente ha dimostrato che Isreale non ha più il controllo dei suoi confini e non ha più un sistema di deterrenza probabilmente dovuto a una spaccatura politica in atto da qualche tempo al suo interno, e con questi presupposti sarà molto difficile liberare gli ostaggi poiché non appare più uno Stato compatto. Già, ma chi è Hamas. Hamas, acronimo di Harakat al-Muqawama al-Islamiyya, che significa Movimento Islamico di Resistenza, fu fondata ufficialmente nel 1987 dallo sceicco Ahmed Yassin, ucciso nel 2004 da un attacco aereo israeliano. È un movimento politico di ispirazione religiosa che da anni combatte Israele con attentati terroristici ma soprattutto con lanci di razzi. Infatti, il suo statuto fondativo stabiliva una serie di principi molto precisi, come la conquista dell’intera Palestina e la distruzione di Israele. Hamas dal 2007 controlla, di fatto, la Striscia di Gaza, tra Israele ed Egitto abitata da persone palestinesi, è un’area separata dal resto degli altri territori palestinesi più grandi ed è quindi una cosa diversa dalla Cisgiordania, che fa parte della regione storico-geografica della Palestina. La Striscia di Gaza era in mano a Isreale fin dal 1967 e a decidere di andarsene dalla Striscia fu l’allora primo ministro Ariel Sharon, che ritenne che rimanere in quel territorio non fosse più nell’interesse di Israele. Il governo della Striscia di Gaza fu lasciato all’Autorità Palestinese sotto il controllo dei moderati di Fatah, organizzazione politica fondata alla fine degli anni Cinquanta e con sede a Ramallah in Cisgiordania. Fatah fu progressivamente indebolita da Hamas, che vinse le elezioni locali. Nel 2007 Hamas cacciò Fatah con la forza, al termine della cosiddetta “battaglia di Gaza”, e oggi controlla la Striscia autonomamente, con molte difficoltà a causa di un embargo via terra e via mare mantenuto da Israele.
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22 Novembre 2024