Una delle basilari capacità coordinative per i calciatori ed in special modo dei portieri è la oculo-motoria. Per questo ai portieri nella visita di idoneità è fondamentale la visita oculistica e i relativi tempi di reattività. Pertanto quando mi si dice che il 3° goal del Real era imparabile per l’alta velocità impressa alla palla da Valverde,mi oppongo in quanto lo ritengo un errore,per limiti,di Meret. Io sono uno dei fautori che quando si esercita un portiere, con tiri dal limite area o leggermente fuori,devono essere di diversa potenza affinchè il pipelet affini questa specifica capacità condizionale. Se si vuole giustificare Meret significa che quella velocità di palla,nei suoi vari allenamenti,non l’ha mai dovuta smorzare e quindi non in possesso di schemi motori (idonei per giusti tempi di reattività) per quella velocità di palla con traiettoria rettilinea. Tanto tanto tempo fa,allorquando non vi erano tutti questi collaboratori per l’allenatore,costui alla fine dell’allenamento,per allenare relativamente un portiere,si metteva a tirare in porta. Essendo però la balistica monocorde il portiere adattava la capacità coordinativa oculo-motoria specificatamente per quel tipo di potenza. Può darsi che in futuro ci saranno nuove tecniche con macchinari? Per supportare variazioni di propulsioni già usate nel Tennis e nel Tiro al piattello che inserisce anche una traiettoria curvilinea che farebbe educare il portiere alla più idonea lettura delle varie velocità spazio-temporali. Quindi concludo ritenendo che, per un più giusto ed idoneo sviluppo di tale capacità,per gli estremi difensori,occorre una diversificazione “continua” (per un più giusto transfert) di potenza di tiro.
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