Oggi Gennaro Niglio avrebbe compiuto 74 anni, sarebbe un pensionato attivo. Ma il destino ha voluto diversamente. Anzi c’è ancora qualche dubbio forte sulle modalità dell’incidente stradale in Sicilia che gli fece anzitempo perdergli la vita. Niglio era di Ercolano ma a Nocera e dintorni ha lasciato un ricordo fortissimo. Erano gli anni ottanta del secolo scorso. Lui si trovò alle prese con una ferocia guerra per bande (cutoliani e anti-cutoliani), di morti ammazzati a cadenza quasi giornaliera, di vendette familiari, di politici mischiati alla camorra, di cemento armato nel vero senso della parola. Lui non aspettava che fossero i “nemici” dello stato a fare la prima mossa. Metteva subito in chiaro che a comandare il territorio era lui, un carabiniere all’apparenza docile, in realtà uno con la mira doc e la fedeltà assoluta all’arma e allo Stato. Fini da Biagi per la medaglia al merito, conquistata sul campo, quando a Corbara beccò gli assassini di Simonetta Lamberti pur rimanendo favorito in un conflitto a fuoco. Nocera gli ha dedicato un piazzale. Meritava di più, sopratutto dall’Arma. Ma noi ci godiamo il ricordo. E chi se lo scorda più..