Su Piazza Nassirya, interviene dall’opposizione Tonia Lanzetta: “Una piazza, in via Siciliano, che attraversa ben tre amministrazioni, Romano, Torquato ed oggi De Maio.
Ma procediamo con ordine: il progetto fu approvato ed aggiudicato durante il sindacato dell’oggi consigliere comunale Antonio Romano nel lontano 2009, ben quattordici anni fa, ma fu completato con una consegna parziale solo nel 2015.
I cittadini di via Siciliano hanno poi dovuto attendere un altro anno, per non ben precisati motivi, l’apertura della solo piazza intitolata ai caduti di Nassiriya. Era l’agosto del 2016, prossima la scadenza del mandato Torquato, quando si consumava, con una manifestazione farlocca, l’apertura della piazza, alla presenza dell’assessore Ciro Amato, avvocato con presunte competenze ingegneristiche, che dichiarava espressamente, “molte cose vanno ultimate” riferendosi alla piazza.
Tante erano le cose non ultimate, che dopo qualche mese, il Collaudo Tecnico – Amministrativo delle opere portò alla dichiarazione che l’opera non era COLLAUDABILE.
E così che poi tra aperture improvvisate e chiusure della piazza a firma del Dirigente passano NELL’IGNAVIA, gli anni dal 2017 al 2022, nonostante un numero imprecisato di interrogazioni, note, richieste documenti ed emendamenti da parte della sottoscritta.
Nei secondi cinque anni di Torquato si assiste ad un rimpallo di responsabilità, il tutto condito dal ritardo ed immobilismo dell’ufficio legale comunale, che si limitava a scrivere letterine di diffida senza mai introdurre un giudizio sulla consegna del bene, dall’indifferenza dell’ufficio lavori pubblici, nonostante la necessità di recuperare circa 600.000,00 euro per il ripristino dell’opera nel suo complesso, così come evidenziato dal collaudatore.
Ed è così che si arriva alla fine del 2022, con l’amministrazione De Maio, che decide, finalmente di introdurre il giudizio cautelare per riappropriarsi interamente dell’opera fino a quel momento parzialmente e malamente consegnata alla pubblica fruibilità.
Il giudizio cautelare rende merito a chi ha deciso di agire innanzi alle autorità competenti ma segna anche il demerito di chi scriveva le letterine di diffida senza formalizzare gli atti necessari innanzi al competente Tribunale per avere giuridica legittimità ad intervenire e restituire al quartiere un’importante opera pubblica.
Nei prossimi giorni presenterò una richiesta per inserire all’interno del redigendo piano triennale delle opere pubbliche il ripristino dell’intera piazza e delle opere sottostanti così come indicato dal collaudatore per una completa e definitiva fruibilità da parte dei nostri concittadini.”