La città di Nocera ha una STORIA che affonda le sue radici nell’alba dei tempi: a Nocera nel VI sec. a.C. avevamo un alfabeto tutto nostro (quindi possiamo anche permetterci di gridare ” chi glieeeee, neeee?”), a Nocera facevano capo Stabia e Pompei; Nocera ha dato i natali ad un imperatore romano; sotto Nerone siamo stati colonia romana, più importante di Pompei e Capua; Nocera è stata una delle più antiche diocesi cristiane della Campania; Nocera ha ospitato Dante, Boccaccio, Jacopo Sannazzaro e Totò per più di una volta; a Nocera fu costruita una delle prime stazioni ferroviarie del Regno d’Italia ed è stato fondato uno dei più antichi licei classici d’Italia. Di Nocera però si ricordano solo la camorra degli anni 80, l’emergenza rifiuti dei 90, episodi di malasanità, agguati intimidatori, il traffico. Di Nocera si parla solo male. Nessuno ricorda che a Nocera medici e assistenti sociali ci rimettono di tasca propria per assicurare le prestazioni assistenziali. Nessuno ricorda che a Nocera grazie a tribunale, ospedali, cliniche, trovano lavoro centinaia di persone dei Paesi limitrofi. Nessuno ricorda che a Nocera e nei Comuni limitrofi ci sono associazioni giovanili di volontariato, che fanno politica sul territorio, che promuovono attività sportive e iniziative solidali. Nessuno. Però, politici, tifosotti ignoranti, media e istituzioni non hanno perso mai occasione per bollarci come criminali in più di una occasione, offendendo una intera popolazione. Io però non accetto nessuna lezione di civiltà da parte di De Luca o chi per lui, nessuno conosce Nocera né i Nocerini,. Oggi più che mai sono avvilita dalla pochezza di alcuni beceri giudizi di taluni abitanti confinanti buoni solo a prenderci in giro per un accento non di certo più sgradevole, sguaiato o ridicolo del loro e della classe politica locale, incapace spesso di tutelare la popolazione che dovrebbe rappresentare.
Accostare il popolo nocerino ad un tipo di animale, come il topo, non è un’offesa, come non lo è la storica definizione al femminile di talune femmine vicine di casa.
NOCERA NON SI TOCCA !!
Annalisa Capaldo